La Commissione per la regolamentazione del settore energetico (CRSE) ha smentito le voci che annunciavano un imminente aumento del prezzo dell’elettricità, sottolineando che il governo sta lavorando per una riduzione.
« Le notizie riportano un probabile aumento dei prezzi del carburante, a seguito dell’ordinanza congiunta della Commissione di regolamentazione del settore energetico (CRSE) che fissa le tariffe e la base tariffaria. Al contrario, il governo sta lavorando con tutti i servizi interessati, sotto la supervisione del Ministero dell’Energia, del Petrolio e delle Miniere (MEPM), per ridurre i prezzi dei prodotti petroliferi e dell’elettricità, nonché per indirizzare meglio le sovvenzioni . Il lavoro è avanzato e i risultati saranno condivisi il prima possibile. », informa il CRSE in un comunicato.
Il documento spiega che la tassa, stabilita dall’articolo 26 della legge n. 2021-32 del 9 luglio 2021 relativa alla creazione, organizzazione e attribuzioni del CRSE e dal relativo decreto attuativo n garantire l’autonomia operativa e l’indipendenza della Commissione di regolamentazione del settore energetico (CRSE), seguendo l’esempio di pratiche simili in altri settori come le telecomunicazioni o l’elettricità a livello regionale, in particolare con l’Autorità regionale di regolamentazione del settore elettrico dell’ECOWAS (ERERA).
La nostra fonte aggiunge che il canone è sempre esistito e gli operatori del settore elettrico l’hanno sempre pagato sin dalla sua creazione nel 1998, presso l’ex Commissione di regolamentazione del settore elettrico. E in ragione dell’estensione della regolamentazione alle attività downstream degli idrocarburi e ai segmenti downstream e intermedi del gas, è apparso legittimo estendere il pagamento di tale corrispettivo agli operatori operanti nei settori di nuova regolamentazione.
« Inoltre, la tariffa è concepita per essere equa e proporzionale alle attività degli attori regolamentati nei settori interessati: energia elettrica, idrocarburi downstream, intermedi e gas downstream. Infatti, nessuno degli operatori titolari di una licenza di importazione, stoccaggio, trasporto e/o distribuzione nel downstream degli idrocarburi, degli intermediari e del downstream del gas, paga royalties come avviene in altri settori mentre il CRSE assicura, tra l’altro, di garantire la loro sostenibilità finanziaria », prosegue il comunicato.
TE/Sf/APA
Senegal