Essaouira celebra i 25 anni dello Gnaoua World Music Festival – Telquel.ma

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Cgiovedì 27 giugno, 25e L’edizione del Gnaoua World Music Festival si è aperta a Essaouira con un’esplosione di colori e suoni, provenienti sia dal Brasile che dalla Costa d’Avorio, fedeli allo spirito del festival che intende unire le persone attraverso l’intersezione delle loro culture.

Dopo la tradizionale parata inaugurale che ha attraversato la medina alla fine del pomeriggio, il calcio d’inizio di questo 25e edizione è stata tenuta da Neila Tazi, fondatrice e presidente del festival, attraverso un intervento che ripercorre il percorso tracciato dal festival fin dalla sua creazione nel 1999, ma non solo: “Estendiamo la nostra totale solidarietà alla Palestina e al popolo palestinese”, ha dichiarato Neila Tazi tra gli applausi di un pubblico in cui c’erano molti kouffieh.

Echi e percussioni

Come Sua Maestà ha ricordato più volte, investire nella cultura significa investire nelle persone. Il Ministero della Cultura continuerà sempre a sostenere il festival Gnaoua, perché la cultura è gente. E gli esseri umani sono la pace”, ha poi dichiarato Mehdi Bensaïd, ministro della Cultura, prima di dare il via al concerto di apertura di questo 25e la modifica.

In programma, una fusione tra tre culture classificate patrimonio dell’UNESCO: Zaouli che riunisce danze e musiche ivoriane, il flamenco e – inevitabilmente – gli Gnaoua. I maâlems Hassan Boussou e Moulay Tayeb Dehbi, la compagnia Dumanlé (Costa d’Avorio), il duo spagnolo formato da Nino de Los Reyes e Sergio Martinez, così come il gruppo brasiliano Ilé Aiyé si sono incontrati sul palco per uno spettacolo potente, come il loro musical compatibilità. Fino al 29 giugno, il festival Gnaoua ospiterà un totale di 53 concerti con quasi 400 artisti provenienti da 14 paesi diversi.

sala vip

Oltre alla sua valenza artistica, la particolarità di Gnaoua nel panorama culturale è anche quella di trasformarsi, nell’arco di tre giorni, in un crocevia in cui si afferma la diplomazia culturale del Regno.

Frutto di un’iniziativa avviata nel 2009 dal festival, l’inclusione dell’arte e della cultura Gnaoua nel 2019 nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO ne è uno degli esempi. Questo perché gli ospiti del festival Gnaoua sono anche eminentemente politici: sono sistematicamente presenti ambasciatori, politici e grandi boss. A cominciare da André Azoulay, consigliere del re Maometto VI e fondatore dell’associazione Essaouira-Mogador, strettamente legata alla nascita del festival.

Quest’anno, il Forum dei Diritti Umani, che si svolgerà il 28 e 29 giugno, accoglie José Luis Rodriguez Zapatero, ex primo ministro spagnolo. Secondo le nostre informazioni, anche il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, sarebbe stato uno degli ospiti illustri di questa 25e la modifica. La tempesta politica che attraversa attualmente la Francia, con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e lo svolgimento delle elezioni legislative il 30 giugno e il 7 luglio, ha impedito l’arrivo del leader degli Insumi.

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