Il subaffitto dovrebbe essere più controllato. Il popolo svizzero sostiene questa riforma, secondo una prima tendenza dell’istituto gfs.bern. Regna invece l’incertezza sull’altra revisione che mira a facilitare le risoluzioni dei contratti di locazione per esigenze proprie.
In diversi cantoni di lingua tedesca, come San Gallo, Grigioni o Argovia, il “sì” a un subaffitto più regolamentato è chiaramente in testa.
Anche nella Svizzera romanda il Vallese si avvia verso l’accettazione. Ginevra dovrebbe invece dire “no” con più del 64%, mentre Vaud e Basilea Città, secondo i risultati parziali, sarebbero nella parte dei rifiuti.
Per quanto riguarda il licenziamento per motivi personali, i risultati sono ancora troppo vicini per individuare una tendenza chiara a livello nazionale. La riforma verrebbe rifiutata dal 67% degli elettori di Ginevra. Anche Zurigo, Lucerna Basilea Città e Vaud direbbero “no”.
Due riforme
L’anno scorso il Parlamento ha approvato due progetti degli ambienti proprietari. La prima riguarda il subaffitto, la seconda la risoluzione del contratto di locazione per esigenze proprie dei proprietari. L’Associazione svizzera per la difesa degli inquilini (Asloca) ha lanciato con successo un referendum contro le due revisioni.
In un contesto di carenza di alloggi, secondo gli ambienti dei diritti e dei proprietari, il diritto di locazione deve essere allentato. La sinistra e Asloca denunciano un “irrigidimento” sfavorevole agli inquilini.
Il primo progetto ha l’obiettivo dichiarato di prevenire il subaffitto abusivo. Gli inquilini dovranno in futuro inviare una richiesta scritta al locatore se desiderano subaffittare il loro alloggio. E anche il locatore deve rispondere per iscritto. Quest’ultimo può anche rifiutare il subaffitto se dura più di due anni o gli presenta notevoli inconvenienti.
Il secondo progetto mira a semplificare la risoluzione del contratto di locazione per le esigenze dei proprietari. Secondo la legge in vigore, questi ultimi possono utilizzare rapidamente l’alloggio o il locale commerciale preso in affitto, facendo valere un bisogno urgente per se stessi o per i loro parenti stretti.
In realtà, spesso è difficile per loro dimostrare l’urgenza di questa esigenza. Il che può portare a lunghe procedure legali, ha sottolineato la destra. La revisione chiarisce cosa si intende per urgenza: un bisogno importante e attuale, oggettivamente accertato.
Questo articolo è stato pubblicato automaticamente. Fonte: ats