La sua nomina sembrava essere una delle più controverse, sia per la sua personalità che per la sua mancanza di esperienza legale.
Pubblicato il 21/11/2024 21:21
Tempo di lettura: 2 minuti
Si ritira. Matt Gaetz, scelto da Donald Trump per la posizione strategica di ministro della Giustizia, ha gettato la spugna giovedì 21 novembre, segnando il primo passo indietro per il presidente repubblicano eletto nella composizione del suo governo. Di tutta la serie di nomine clamorose annunciate da Donald Trump, quella dell'eletto repubblicano della Florida (sud-est) è apparsa una delle più controverse, sia per la sua personalità che per la sua mancanza di esperienza giuridica.
“Nonostante il forte slancio, è chiaro che la conferma della mia nomina stava ingiustamente diventando una distrazione dal compito cruciale del team di transizione Trump/Vance”ha spiegato Matt Gaetz a X, all'indomani di un incontro con i senatori in preparazione alle udienze del prossimo anno al Senato per confermare la sua nomina. “Non c’è tempo da perdere in una battaglia inutilmente prolungata a Washington, motivo per cui mi ritirerò dal processo di nomina a Ministro della Giustizia”ha aggiunto.
Bersaglio di un'indagine della Camera dei Rappresentanti, Matt Gaetz si è dimesso da questa assemblea il 13 novembre, poco dopo l'annuncio della scelta di Donald Trump di assumere la guida di un ministero che considera particolarmente ostile. Le sue dimissioni avevano di fatto posto fine all'indagine della commissione etica della Camera su rapporti sessuali a pagamento, anche con un minore, da lui negati, consumo illegale di stupefacenti, appropriazione indebita di fondi elettorali e vari illeciti professionali.
Donald Trump ha appoggiato il suo ritiro, esprimendo sul suo Truth Social network la sua “rispetto” a Matt Gaetz per questa decisione e promettendogli a “bel futuro”.