Una discesa di aria polare rinfresca l’atmosfera questo fine settimana. Questa è l’occasione per fare il punto su come il nostro organismo può reagire al repentino abbassamento delle temperature.
Pubblicato il 21/11/2024 09:51
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Sono soprattutto i virus a far ammalare, ma il raffreddore può ridurre la capacità del sistema immunitario di affrontare questi agenti patogeni. Secondo il lavoro di ricercatori americani, alcune zone e mucose del naso, che normalmente svolgono la funzione di barriera contro i virus, hanno un’efficacia ridotta se esposte all’aria fredda.
Inoltre, oltre alle malattie infettive, il freddo può indebolire anche il sistema cardiovascolare.
La Federazione francese di cardiologia sottolinea sul suo sito: ogni diminuzione di 1°C della temperatura è associata a un aumento del 2% del rischio di infarto del miocardio all’inizio di un periodo freddo. Le persone con più di 70 anni dovrebbero prestare particolare attenzione a questo, soprattutto in caso di sforzo fisico all’aperto.
Se alcuni di noi si sentono più sensibili al freddo rispetto ad altri, ciò può essere spiegato scientificamente con l’età o il sesso. Con l’avanzare dell’età potremmo sentire più freddo perché l’ipotalamo, che regola tra le altre cose la temperatura corporea, funziona un po’ più lentamente. La circolazione sanguigna infatti è meno ottimale e anche la massa muscolare tende a ridursi dopo una certa età. Sono però i muscoli che ci permettono di riscaldarci bruciando calorie e generando calore.
Per quanto riguarda la differenza tra i sessi, le donne avvertono il freddo più rapidamente a causa della minore massa muscolare in media, ma anche per ragioni ormonali. Negli uomini, il testosterone aiuta in parte a ridurre la sensazione di freddo. Esperimenti su topi e ratti hanno dimostrato che i roditori castrati (che producono meno testosterone) diventano più freddi. Ciò spiega razionalmente perché il comfort termico delle donne è in media circa 2 gradi superiore a quello degli uomini.