Il Musée Photo Elysée di Losanna dedica una retrospettiva fino al 23 febbraio 2025 a Daidō Moriyama, uno dei più grandi fotografi giapponesi e inventore di una nuova grammatica dell’immagine. La sua opera testimonia l’evoluzione della morale a partire dal dopoguerra.
Pioniere della street photography noto per i suoi scatti in bianco e nero ad alto contrasto, Daido Moriyama vaga per le strade di Tokyo da più di sessant’anni per immortalare attraverso le immagini questi luoghi dove si mescolano tutti gli strati della popolazione.
L’artista, nato a Osaka nel 1938, ha seguito l’evoluzione della società giapponese, mostrando in particolare lo scontro tra la tradizione giapponese e l’accelerata occidentalizzazione del Paese durante l’occupazione militare americana seguita alla Seconda Guerra Mondiale.
Durante questi decenni di cambiamenti imposti, Moriyama vedeva la fotografia come un linguaggio democratico promosso dai mass media. Lavora per riviste e pubblicazioni importanti e si ispira ad artisti americani come William Klein e Andy Warhol.
Fan di Jack Kerouac, va anche in viaggio, sempre con la macchina fotografica in spalla, e visita New York, Parigi e persino Londra. Sempre con questo desiderio di documentare la società dei consumi contemporanea.
Uno sguardo alla città e ai media
“Ha inventato una nuova visione, un nuovo modo di vivere il mondo. Le sue immagini sono molto scure, molto granulose, molto sfocate, con riflessi. Hanno una linea dell’orizzonte a volte inclinata, che esprime questa sensazione ambigua di trovarsi in una società invasa dall’occupazione americana nel dopoguerra, dal consumismo, dal capitalismo, dalla musica pop, dalla cultura pop”, sottolinea alle 19,30 del 16 novembre Thyago Nogueira, curatore della mostra e responsabile dal dipartimento di fotografia contemporanea dell’Instituto Moreira Salles di San Paolo (Brasile) che ha realizzato questa retrospettiva presentata in Svizzera dopo Berlino e Londra.
Modificando decisamente la percezione della fotografia, Daidō Moriyama ha creato una nuova grammatica dell’immagine. Lo ha profanato e ha ispirato le nuove generazioni.
Oltre alle dense e contrastanti immagini in bianco e nero dell’artista giapponese, la retrospettiva presentata al Photo Elysée comprende una selezione di fotografie a colori raramente esposte, tratte dagli archivi che Daidō Moriyama conserva a Tokyo. Alcuni erano per saggi personali, altri furono pubblicati su riviste come Camera Mainichi, Asahi Camera e Asahi Journal negli anni ’70 e ’80.
Argomento televisivo: Chloé Steulet
Adattamento web: ld
“Daidō Moriyama – Retrospective”, Photo Elysée, Losanna, dal 6 settembre 2024 al 23 febbraio 2025.