PrimeEnergy Cleantech dichiara ufficialmente fallimento

PrimeEnergy Cleantech dichiara ufficialmente fallimento
PrimeEnergy Cleantech dichiara ufficialmente fallimento
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Liquidazione di una società svizzera

PrimeEnergy Cleantech dichiara ufficialmente fallimento

Centinaia di francofoni che hanno investito nell’azienda basilese, specializzata in impianti fotovoltaici, temono di non riuscire a recuperare il proprio denaro.

Pubblicato oggi alle 9:44

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L’azienda basilese PrimeEnergy Cleantech è stata ufficialmente dichiarata fallita, ha riportato lunedì il Foglio ufficiale svizzero di commercio (Fosc). Centinaia di francofoni hanno investito in questa azienda specializzata in installazioni fotovoltaiche in Europa e temono di non riuscire a recuperare i propri soldi.

Secondo il sito web della Fosc, per l’azienda con sede ad Allschwil è stato emesso un avviso preliminare di fallimento. La data di apertura del fallimento è stata fissata per il 14 novembre.

L’azienda, presente a Ginevra, ha annunciato il suo fallimento agli investitori il 18 ottobre. Il 6 novembre ha respinto la proposta di sospensione della ristrutturazione del debito avanzata dagli stessi investitori, sostenendo che la liquidazione della società non poteva più essere evitata. “Il fallimento di PrimeEnergy Cleantech è l’unico modo per proteggere gli interessi dei creditori”, ha affermato il suo direttore generale, Khalid Belgmimi, in una e-mail vista dall’agenzia AWP.

Da gennaio a fine giugno di quest’anno l’azienda ha registrato una perdita semestrale di 50 milioni di franchi, a causa di importanti rettifiche di valore pari a 69 milioni, secondo i suoi conti. I prestiti e crediti costituiscono un buco di 44,8 milioni e alcune partecipazioni un deficit di 22,9 milioni.

Nuove denunce a Vaud e Ginevra

L’azienda attribuisce la mancanza di liquidità ai grandi prestiti concessi al suo azionista di maggioranza Laurin Fäh e a persone ad esso collegate, pari a 19,5 milioni. Questi prestiti, che né il signor Fäh né il garante hanno concesso per queste operazioni, “possono o non vogliono più” ripagarli, secondo lei.

Il signor Fäh, che ha assicurato all’AWP di aver già rimborsato 3,2 milioni, ritiene che il problema derivi dall’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) che ha bloccato l’emissione delle obbligazioni.

Con l’esploratore svizzero Bertrand Piccard come ambasciatore, Prime Energy Cleantech ha suscitato entusiasmo tra centinaia di risparmiatori, che ora si sentono presi in giro, dopo aver investito decine, addirittura centinaia di migliaia di franchi. Una prima denuncia penale è stata presentata nel cantone di Basilea Campagna, ha appreso l’AWP alla fine di ottobre.

“Le persone hanno successivamente presentato denunce a Losanna e Nyon, così come a Ginevra. Le denunce aumentano”, ha affermato Jérôme Fontana, uno dei leader del gruppo di sostegno degli investitori, interrogato sull’argomento. I tribunali non confermano la presentazione di queste denunce per ragioni di tutela delle indagini.

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