Congresso Solidarnosc del Quebec: il partito potrà imporre candidate donne

Congresso Solidarnosc del Quebec: il partito potrà imporre candidate donne
Congresso Solidarnosc del Quebec: il partito potrà imporre candidate donne
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MONTREAL – Il Québec solidaire potrà ora richiedere candidate donne durante le elezioni generali o suppletive, evitando così nuovi psicodrammi come quello di Jean-Talon l’anno scorso.

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Sabato il Congresso straordinario del partito ha approvato una risoluzione che consente al Consiglio nazionale di “adottare criteri che determinano la rappresentatività delle persone che possono candidarsi alle elezioni generali o parziali”.

Il partito di sinistra ha fatto notizia l’anno scorso quando il suo presidente ha chiesto ai membri dell’associazione locale di Jean-Talon di favorire una candidata donna per le elezioni suppletive, nonostante la presenza tra le fila di un candidato uomo, Olivier Bolduc.

QS ha spiegato di voler avvicinarsi alla parità nel suo caucus, che comprende quattro donne e otto uomini.

Al di là della parità, la formulazione apre la porta a tutti i tipi di criteri, come la presenza minima di minoranze visibili, sessuali o di genere.

Questa nuova misura pone fine a un’altra, temporanea, adottata lo scorso anno, che richiedeva una candidata donna in caso di elezioni suppletive.

Un vero “leader”

Tra le altre novità adottate sabato, QS avrà un vero e proprio “leader”, ai sensi della legge elettorale, che sarà scelto tra i suoi due portavoce. Questo voto avverrà un anno dopo le elezioni generali.

Anche se la misura è solo cosmetica, permetterà al partito di raccogliere donazioni durante le corse per i posti di portavoce, cosa che al momento non è possibile, poiché la funzione di leader è automaticamente affidata al segretario generale del partito.

Costituirà anche un incentivo per i candidati a fare scorta di nuovi membri.

Un’altra novità: un anno prima della prossima votazione, tutti i membri voteranno per il portavoce che parteciperà al dibattito dei leader e che in caso di vittoria diventerebbe primo ministro. Per il momento il voto spetta solo ai delegati della Convenzione.

Inquietudine attorno a Bouazzi

A margine dei lavori, gli interventi del deputato Haroun Bouazzi hanno continuato a suscitare disagio all’interno del caucus di solidarietà.

“Stiamo discutendo internamente con Bouazzi sulle sue dichiarazioni”, ha dichiarato la deputata Ruba Ghazal, che stasera dovrebbe essere eletta portavoce del partito, senza opposizione.

Nonostante le numerose domande dei giornalisti, MMe Ghazal e il signor Nadeau-Dubois hanno rifiutato di dire di cosa trattassero quelle conversazioni.

Per il momento, Québec solidaire non ha chiesto al suo membro di scusarsi né di ritirare i suoi commenti. Anche l’idea di escludere Bouazzi dal caucus non è stata sollevata pubblicamente.

Tuttavia, MMe Ghazal e il signor Nadeau-Dubois manifestano il loro disaccordo con le osservazioni del deputato Maurice-Richard. Il caucus dovrà quindi trovare una posizione comune, possibilmente prima della ripresa dei lavori parlamentari martedì, se non vuole essere bersaglio di attacchi da parte del governo.

Un inizio di risposta potrebbe arrivare con la presentazione di proposte di emergenza nel tardo pomeriggio di domenica.

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