Uno stanco LHC si inchina bruscamente a Zugo

Uno stanco LHC si inchina bruscamente a Zugo
Uno stanco LHC si inchina bruscamente a Zugo
-

Venerdì sera, il Lausanne Hockey-Club è entrato nella testata della National League sul ghiaccio della Bossard Arena. Ma nello spogliatoio del Losanna tutti sapevano bene che una volta arrivati ​​in cima, la cosa più difficile era mantenere il posto.

Nonostante il moltiplicarsi delle partite, la terza in quattro giorni, e i ripetuti infortuni, l’allenatore Geoff Ward non ha effettuato la rotazione della squadra. Il cambiamento più notevole da segnalare è l’arrivo sotto rete di Antoine Keller, al posto di Kevin Pasche, escluso giovedì sera contro gli ZSC Lions.

Il primo periodo si chiude con il punteggio di 1-1. Gli Zougois aprono dapprima il punteggio a cinque contro quattro, mentre venivano da un lungo periodo in doppia superiorità (Hofmann, 15°). Sessantadue secondi più tardi, gli ospiti pareggiano dopo un tiro improvviso di Lauri Pajuniemi che sorprende Tim Wolf. L’ex portiere dell’HC Ajoie non sta dando il meglio di sé questa settimana, essendo stato rilasciato dopo soli 4’31 mercoledì sera contro il Berna.

Dopo un tre contro uno, lo svedese Andreas Wingerli ha ridato gol allo Zugo al 26′. Questo successo arriva in un momento forte per gli uomini di Dan Tangnes, che riescono a mettere sotto pressione il Losanna. Forse i due precedenti incontri cominciano a pesare sulle organizzazioni vodesi? E il 3-1 (ancora Hofmann) conferma questo stato di cose al 30esimo.

Ma senza contare su… Tim Wolf che ha fatto di nuovo il suo dovere, ritrovandosi dalla parte dei guantoni, 23 secondi dopo su una consegna di Théo Rochette. Anche il suo omologo vodese, Antoine Keller, non è esente da ogni critica sul 4-2 e sul 5-2, caduti in 24 secondi (38°). Fino ad allora l’LHC si era piegato, ora si è rotto.

Nella seconda pausa, anche Geoff Ward ha scelto di sostituire il suo portiere. È stato Kevin Pasche a giocare il terzo periodo. E questi ultimi 20 minuti non hanno cambiato nulla. Hanno appena permesso a Fredrik Olofsson di segnare 6-2. Il resto… abbondante.

L’LHC ha quindi perso questa partita a Zugo, ma non proprio in testa alla classifica. Ora è co-leader della Nazionale con ZSC Lions e Davos, con 40 punti. Il club grigionese ha battuto gli zurighesi, ma solo ai supplementari (2-3).

Adesso è tempo di qualche giorno di pausa per i losannesi che ne hanno davvero bisogno. Giocherà la prossima partita di Coppa dei Campioni, mercoledì, per cercare di ribaltare una situazione molto compromessa contro il Genève-Servette, vincitore 5-0 all’andata.

Zugo – Losanna 6-2 (1-1 4-1 1-0)

Bossard Arena, 7.419 spettatori.

Arbitri: MM. Hebeisen, Dipietro, Huguet e Fuchs.

Ma: 15e Hofman (Kovar/5 c 4) 1-0, 16e Pajuniemi 1-1, 26e Wingerli (Martschini) 2-1, 30e Hofmann (Muggli) 3-1, 30e Rochette 3-2, 38e Olofsson (Geisser) 4- 2, 38e Martschini (Carlsson) 5-2, 50e Olofsson 6-2.

Zugo: Lupo; Muggli, Carlsson; Hansson, Johnson; Stalder, T. Geisser; M. Geisser; Vozenilek, Kovar, Hofmann; Martschini, Olofsson, Wingerli; Biasca, Senteler, Künzle; Eggenberger, Leuenberger, Herzog; Simion. Insegnante: Tangnes.

Losanna: Cantina; Glauser, Marti; Heldner, Frick; Sklenicka, Bayreuth; Violinista; Riat, Suomela, Fox; Hügli, Jäger, Bozon; Pajuniemi, Kuokkanen, Rochette; Holdener, Bougro, Genazzi; Memeteau. Imprenditore: Ward.

Sanzioni: 2 x 2′ contro Zugo, 4 x 2′ contro Losanna.

-

PREV Swiss Steel deve preservare i posti di lavoro – Unia, il sindacato
NEXT La Kermesse dona 27.000 dollari a tre organizzazioni