in uno Stade de in gran parte deserto, i Blues concedono un pareggio contro Israele e si qualificano per i quarti

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Davanti a 16.611 spettatori, la peggiore presenza nella storia dei Blues allo Stade de escludendo il Covid-19, la squadra francese non ha potuto fare meglio del pareggio (0-0) giovedì. Un punto magro che gli consente comunque di qualificarsi per i quarti, che si svolgeranno a marzo.

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France Télévisions – Redazione sportiva

Pubblicato il 14/11/2024 22:46

Aggiornato il 14/11/2024 23:21

Tempo di lettura: 3 minuti

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L'attaccante francese Michael Olise contro Israele, 14 novembre 2024. (FRANCO FIFE/AFP)

Uno spettacolo triste ma l'obiettivo è raggiunto. Poco più di un mese dopo la vittoria dell'andata (4-1), la squadra francese questa volta ha concesso un pareggio contro Israele (0-0), giovedì 14 novembre, in uno Stade de France deserto da gran parte del pubblico. pubblico a causa di un clima geopolitico teso e di un vasto sistema di sicurezza. Un punto che le basta comunque per qualificarsi ai quarti di finale della Società delle Nazioni grazie alla vittoria dell'Italia contro il Belgio nell'altra gara del girone (1-0).

La qualificazione è senza dubbio ciò che i Blues ricorderanno. Perché sia ​​in tribuna che in campo, giovedì sera il punteggio non c'era. Con 16.611 spettatori, questa partita ha ampiamente battuto il record di peggiore affluenza dei Blues nella storia dello Stade de France (escluso il periodo Covid-19), risalente a Francia-Nuova Zelanda durante la Confederations Cup 2003 (36.842 spettatori ).

Dal punto di vista dei contenuti, i Tricolori erano particolarmente confusi contro un blocco israeliano molto basso e ben organizzato. Avevano il controllo della palla (71% di possesso palla) contro una squadra quasi innocua (un tiro in porta), ma raramente la sfruttavano bene, come Michael Olise e Bradley Barcola, titolari sulle fasce e fin troppo imprecisi.

Fino all'arrivo dei sostituti, sono stati i centrocampisti Warren Zaire-Emery e N'Golo Kanté, ottimo capitano della serata in assenza di Kylian Mbappé e Aurélien Tchouameni, ad avere le occasioni più chiare vedendo il loro tiro a bruciapelo parato dal portiere Daniel Peretz. Sono stati imitati nel recupero da Marcus Thuram, con un colpo di testa, poi da Christopher Nkunku, con un tiro troppo assiale.

Ma tutti erano disgustati dal sostituto del portiere del Bayern Monaco, che è stato il principale artefice del primo punto di Israele in questa stagione dopo quattro sconfitte. “La qualificazione è assicurata, questo è l’unico punto positivo di questa sera”ha riassunto laconicamente Jules Koundé al microfono di TF1.

Questo magro punto preso basta quindi per la felicità dei francesi giovedì sera. Li manda ai quarti di finale della Società delle Nazioni ancor prima dell'ultima giornata, domenica trasferta di Milano contro l'Italia, che deciderà chi sarà prima del girone tra le due squadre già qualificate. La Francia dovrà vincere per sperare di strappare il primo posto ai transalpini, che sono avanti di tre punti.

Con 4.000 agenti di polizia schierati, non è stato segnalato alcun incidente all'esterno del recinto, mentre diverse centinaia di manifestanti si sono radunati intorno allo stadio. All'interno, sugli spalti sono scoppiati tafferugli tra sostenitori francesi e israeliani, sotto gli occhi di Emmanuel Macron, François Hollande e Nicolas Sarkozy, presenti per l'occasione.

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