Gli esperti chiedono una revisione dello status di lavoratore autonomo e degli incentivi fiscali

Gli esperti chiedono una revisione dello status di lavoratore autonomo e degli incentivi fiscali
Gli esperti chiedono una revisione dello status di lavoratore autonomo e degli incentivi fiscali
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Gli accademici hanno sollecitato una valutazione approfondita dello status di lavoratore autonomo, di fronte al rifiuto da parte del governo delle proposte di aumentare il tetto imponibile del fatturato a 100.000 o 200.000 dirham, invece degli 80.000 dirham proposti nella legge finanziaria per il 2025. Secondo loro, un’analisi esaustiva è essenziale per identificare i punti deboli che hanno ostacolato questo programma sin dal suo lancio.

Martedì, durante la riunione della Commissione Finanze e Sviluppo Economico della Camera dei Rappresentanti, respingendo i 373 emendamenti alla legge finanziaria (PLF 2025), il governo ha sostenuto che “Le aziende e le imprese ormai evitano di assumere i giovani come dipendenti e preferiscono assumerli come lavoratori autonomi per pagare solo l’1% anziché il 20% di tributi”.

Del resto, gli accademici che hanno commentato questo punto per Hespress non hanno smentito questa affermazione, ma hanno sottolineato che si tratta di “una situazione che non è generalizzata”.

Inoltre, la maggioranza ha ritirato l’emendamento dopo che Lekjaa ha presentato il punto di vista del governo. Tuttavia, secondo gli analisti, il dibattito sullo status di lavoratore autonomo ha evidenziato che anche alcune aziende pubbliche utilizzano questo programma come metodo di reclutamento per ridurre i costi. Lo sottolineano “Solo dati e cifre precisi possono fornire informazioni chiare sulle disfunzioni di questo programma”.

Mehdi Lahlou, professore di economia presso l’Istituto nazionale di statistica ed economia applicata (INSEA), chiede una profonda riforma del sistema di autoimprenditorialità e una revisione degli incentivi statali per gli investimenti. Di fronte agli 1,7 milioni di disoccupati del Paese, insiste sulla necessità di nuovi approcci, ritenendo che il lavoro autonomo dovrebbe contribuire maggiormente ad attenuare gli effetti della disoccupazione.

In risposta, il governo ha annunciato che sta finalizzando un decreto per sostenere le piccolissime, piccole e medie imprese nel quadro della Carta sugli investimenti.

In una dichiarazione a Hespress, Lahlou ha descritto questa misura come “soluzione tra le altre”spiegandolo “il sistema fiscale è solo una parte dell’intero sistema degli investimenti”. In questo senso, ha menzionato l’importanza del mercato e la capacità dell’investitore di assumersi dei rischi, così come le altre sfide che gli investitori devono affrontare nel mercato marocchino.

Infine, Lahlou sottolinea la necessità di un forte impegno politico nella lotta alla disoccupazione, sottolineandolo “la situazione attuale attira l’attenzione sul Consiglio nazionale per la gioventù e il futuro”. “Sembra che siamo tornati al punto di partenza, ed è necessario effettuare una doppia diagnosi per identificare i problemi che, allora e oggi, hanno impedito ai giovani imprenditori e alle piccole e medie imprese di realizzare gli investimenti necessari; Questo è il vero problema”ha chiarito.

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