L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) ha pubblicato il suo rapporto agricolo 2024, i cui dati mostrano una forte partecipazione degli agricoltori ai nuovi programmi di pagamenti diretti, messi in atto per ridurre i rischi legati ai prodotti fitosanitari.
Per attuare l’iniziativa parlamentare “Ridurre il rischio derivante dall’uso di pesticidi”, all’inizio del 2023 il Consiglio federale ha introdotto nuovi programmi di pagamenti diretti. Ad esempio, sono stati introdotti nuovi contributi al sistema produttivo per il mancato utilizzo di prodotti fitosanitari, per migliorare la fertilità del suolo e incoraggiare gli allevatori a portare il bestiame al pascolo. Questi nuovi pagamenti diretti mirano a promuovere un modo di produzione sostenibile adattato alle condizioni locali e a ridurre gli effetti negativi dell’attività agricola sull’ambiente.
L’elevata partecipazione ai nuovi contributi al sistema produttivo nell’anno trascorso dalla loro attuazione dimostra che l’agricoltura è pronta ad affrontare queste sfide. Secondo l’OFAG, nel 2023 le aziende agricole hanno rinunciato all’uso di erbicidi sul 19% della superficie totale di seminativi, vigneti e frutteti. Inoltre, circa 14.000 aziende agricole hanno rinunciato all’uso di fungicidi e insetticidi su 102.000 ettari di colture. Sebbene questi risultati siano incoraggianti, risulta anche che il ritiro di alcuni prodotti fitosanitari ha reso la protezione delle colture più impegnativa.
Nella produzione animale, nel 2023 i prezzi alla produzione del latte e della carne suina sono aumentati. Per il resto del bestiame da macello e delle uova l’andamento dei prezzi è stato al ribasso. Anche nel settore della produzione agricola i prezzi si sono sviluppati in modo contrastante. Mentre i prezzi alla produzione di semi oleosi, cereali foraggeri e alcune verdure sono diminuiti, sono aumentati per patate e pomacee. Nel complesso, nel 2023 l’indice dei prezzi alla produzione è aumentato dell’1,5%. Anche i prezzi dei mezzi di produzione agricoli sono aumentati dell’1,8%, il che ha aumentato i costi di produzione in agricoltura.
Da oltre 30 anni Agroscope e l’UFAG raccolgono continuamente dati e li presentano nel Rapporto agricolo. Ciò dimostra che l’impatto ambientale dell’agricoltura è diminuito. Le emissioni di ammoniaca, ad esempio, sono diminuite del 23% dal 1990, e l’eccesso di fosforo è addirittura diminuito del 74%. I successi sono stati registrati soprattutto dopo l’introduzione dei pagamenti diretti all’inizio degli anni ’90. Rimangono sfide, in particolare per quanto riguarda le perdite di azoto e le emissioni di gas serra.