Ginevra vuole istituire un registro cantonale completo delle PFAS, il primo in Svizzera. Obiettivo: ripulire i siti fortemente contaminati da questi cosiddetti inquinanti eterni, ha spiegato il consigliere di Stato Antonio Hodgers, responsabile della Direzione territoriale (archivi).
Foto: KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI
Ginevra vuole istituire un registro cantonale completo delle PFAS, il primo in Svizzera. Obiettivo: ripulire i siti fortemente contaminati da questi cosiddetti inquinanti eterni facendone pagare il conto, se possibile, a chi inquina.
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono ovunque nei prodotti di uso quotidiano e sono molto difficili da degradare, ha ricordato mercoledì ai media il consigliere di Stato Antonio Hodgers, responsabile del Dipartimento Territoriale (DT). Il Cantone vuole ottenere un inventario preciso dell’entità e della natura delle sostanze contaminanti attraverso un’analisi sistematica del suo suolo.
A tal fine il governo ha adottato una legge che apre un credito d’investimento di 4,145 milioni di franchi. Chiede al Gran Consiglio di poter inserire i PFAS nell’attuale registro dei siti inquinati, per bonificare quelli più contaminati. «I PFAS sono un problema per l’acqua. La buona notizia per Ginevra è che l’acqua resta potabile”, ha osservato Hodgers.
/ATS
Swiss