Nelle zone in allerta rossa, situate sulla costa, secondo Aemet potrebbero accumularsi nelle prossime ore quasi 120-180 litri di precipitazioni per metro quadrato (120-180 millimetri). Le precipitazioni dureranno fino a giovedì.
Anche il Valencia potrebbe risentirne
Piogge forti, anche se meno intense, sono previste anche nella regione di Valencia, colpita dalle inondazioni del 29 ottobre, con il timore di vedere le fogne ancora intasate dal fango traboccato, mentre i residenti faticano ad alzare la testa di fronte agli enormi danni causato da questa tragedia.
“Abbiamo già perso le nostre automobili, abbiamo già perso gran parte delle nostre case e non abbiamo nemmeno un lavoro. Quindi non abbiamo più nulla da perdere”, ha lamentato Carlos Moltó, residente a Picaña, un comune di 11.000 abitanti situato nella periferia di Valencia, alla televisione regionale A Punt.
Il vicino comune di Paiporta, considerato l’epicentro della tragedia del 29 ottobre, ha subito ulteriori inondazioni, secondo il quotidiano Las Provincias. In questa cittadina, ancora devastata, gli abitanti hanno eretto barricate improvvisate con sacchi di terra davanti alle porte delle case.
Altre 17 persone scomparse
Per precauzione, diversi comuni della regione hanno chiesto alle migliaia di volontari che ogni giorno vengono ad aiutare i residenti a pulire le strade, di non recarsi mercoledì nelle zone sinistrate.
Le nuove piogge potrebbero interrompere le ricerche delle 17 persone ancora disperse secondo le autorità. Le operazioni si concentrano soprattutto attorno ai corsi d’acqua e sulla costa, alle foci dei fiumi.
Avvisi sui telefoni
In Andalusia e Catalogna, dove si trovano le province in allerta rossa (Malaga e Tarragona), le autorità hanno anticipato le possibili conseguenze delle forti piogge inviando messaggi di allerta sui cellulari, la cui ricezione provoca un forte segnale acustico. “Stai molto attento, evita di viaggiare e segui i consigli” dei servizi di emergenza, indica quello inviato a Malaga.
Le autorità di Valencia sono state pesantemente criticate per aver inviato questo messaggio di allarme nella tarda serata del 29 ottobre: Aemet aveva messo la regione in allerta rossa fin dalla mattina, ma molti residenti della zona erano già sott’acqua quando il messaggio è stato trasmesso.
Le autorità implicate
L’indignazione contro le autorità, accusate di aver valutato male i rischi e di aver ritardato troppo la distribuzione degli aiuti, ha dato luogo sabato a massicce manifestazioni, la più grande delle quali ha riunito 130.000 persone nella città di Valencia.
L’allarme rosso emesso dall’Aemet, corrispondente a fenomeni meteorologici di “intensità eccezionale” che presentano “un livello di rischio molto elevato per la popolazione”, ha portato le autorità a sospendere le lezioni mercoledì anche in parte della Catalogna e in città andaluse come Granada e Malaga .
In questa città, il maltempo ha portato anche al rinvio a venerdì della partita tra Spagna e Polonia nell’ambito della Billie Jean King Cup di tennis femminile, che si sarebbe dovuta giocare mercoledì pomeriggio.
Nella regione di Valencia, questa nuova goccia di freddo ha provocato ondate di oltre quattro metri sulla costa e ha convinto le autorità a chiudere alcune strade e linee ferroviarie. Sospeso anche il traffico marittimo nei porti di Valencia e Sagunto.