Secondo il Ministero della Sanità libanese, almeno 29 persone sono state uccise negli attacchi israeliani che hanno preso di mira diverse regioni del Libano, compresi i sobborghi meridionali di Beirut, una roccaforte di Hezbollah. Sono state prese di mira anche le regioni in cui il movimento non è tradizionalmente radicato.
Nella regione montuosa del Chouf, a sud di Beirut, 12 persone sono state uccise e altre otto ferite, ha detto il ministero. L’Agenzia nazionale libanese di informazione (Ani) ha precisato che l’attacco aveva preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati fuggiti dai bombardamenti israeliani.
Pochi chilometri più a nord, nella regione montuosa di Aley, a est di Beirut, otto persone sono state uccise e diverse altre ferite. Una fonte della sicurezza ha indicato che l’attacco aveva preso di mira una villa dove si erano rifugiati gli sfollati.
Nel sud del Libano, dove l’esercito israeliano ha effettuato incursioni di terra dal 30 settembre, sette persone sono state uccise in attacchi contro le città di Tefahta e Roumine, secondo il ministero.
Gli attacchi hanno preso di mira anche la grande città di Nabatiyeh, così come la città costiera di Tiro, che è stata regolarmente bombardata negli ultimi giorni. Inoltre, due persone sono state uccise in due attacchi contro la regione di Hermel, nella pianura orientale della Bekaa, al confine con la Siria, dove ha sede Hezbollah.
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