Hamid El Mahdaoui condannato a due anni e mezzo di carcere

Hamid El Mahdaoui condannato a due anni e mezzo di carcere
Hamid El Mahdaoui condannato a due anni e mezzo di carcere
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Il tribunale di primo grado di Rabat ha appena condannato il giornalista Hamid El Mahdaoui, direttore editoriale del media “Badil.info”, a un anno e mezzo di prigione e a una multa di 1,5 milioni di dirham. Questa condanna fa seguito ad una denuncia per diffamazione presentata dal ministro della Giustizia, Abdelatif Ouahbi, a seguito di pubblicazioni ritenute diffamatorie.

Il tribunale di primo grado di Rabat ha condannato questo lunedì 11 novembre il giornalista Hamid El Mahdaoui, direttore editoriale del sito d’informazione “Badil.info”, a un anno e mezzo di prigione. Oltre a questa condanna, dovrà pagare un risarcimento di 1,5 milioni di dirham al ministro della Giustizia ed ex segretario generale del Partito Autenticità e Modernità (PAM), Abdelatif Ouahbi, che si era costituito parte civile.

Abdellatif Ouahbi, che ha sporto denuncia, accusa Hamid El Mahdaoui di diffamazione e diffusione di informazioni false, in seguito alla pubblicazione di articoli che Ouahbi considerava diffamatori e lesivi della sua immagine.

La denuncia si basa su diverse accuse, tra cui quelle di diffamazione e ingiuria pubblica, ai sensi degli articoli 447-2, 444 e 443 del codice penale marocchino. Queste disposizioni di legge mirano a reprimere gli attacchi alla reputazione e all’integrità delle persone attraverso la diffusione di informazioni false nei media o sui social network.

Il caso è iniziato lo scorso febbraio, quando la Brigata Nazionale della Polizia Giudiziaria (BNPJ) di Casablanca ha convocato Hamid El Mahdaoui per un interrogatorio in seguito alla denuncia presentata da Ouahbi. Al termine di questa indagine preliminare, la procura ha deciso di perseguire il giornalista in libertà provvisoria, prima che la sentenza di lunedì sancisca una pena detentiva.

Morocco

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