Il PTB si unisce alla maggioranza a Mons: la rabbia nera del MR e degli Engagés

Il PTB si unisce alla maggioranza a Mons: la rabbia nera del MR e degli Engagés
Il PTB si unisce alla maggioranza a Mons: la rabbia nera del MR e degli Engagés
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La data del 7 novembre 2024 rimarrà incisa nei libri di storia politica vallone. Rifiutando di allearsi con la lista liberale Mons en Mieux, guidata da Georges-Louis Bouchez, il PS di Mons ha scelto di aprire la sua maggioranza all’Écolo… e al PTB. Una prima in Vallonia.

Tuttavia, il PS non aveva bisogno numericamente del PTB. Con 22 seggi, ne bastava uno per ottenere la maggioranza. I due seggi di Ecolo avrebbero potuto bastare. Integrando il PTB e i suoi 4 seggi, Nicolas Martin si assicura una maggioranza di 28 seggi.

Un atto che va oltre mons

Per molto tempo il PS ha criticato l’atteggiamento del PTB. “Ogni volta che abbiamo proposto al PTB di partecipare al potere, si sono nascosti sotto il tavolo, preferendo dare lezioni all’opposizione”ha lanciato Paul Magnette durante un dibattito televisivo, descrivendoli addirittura come… “idioti”.

Ma la situazione è cambiata. L’emergere dell’asse “Azur” di centrodestra, che associa Les Engagés e il MR, ha cambiato la posizione del PS.

E Nicolas Martin ha spiegato a Matin Première che l’atteggiamento del Partito Comunista si è evoluto: “Il PTB che avevo di fronte era moderato, costruttivo e rispondeva al prerequisito che avevo posto: la necessità di uno sviluppo economico dinamico basato sulla creazione di attività privata. E sulla volontà di avere una politica di bilancio rigorosa e seria.”

Le ragioni di una tale scelta

Nicolas Martin lo aveva affermato: dato il contesto di Mons, era fuori questione integrare “Mons en Mieux” nella maggioranza, definendo “odiosa” la campagna di Georges-Louis Bouchez. Nel circolo più ristretto, alcuni vedono in questa nuova strategia del PS anche un modo per smorzare il PTB e impedirgli di praticare un’opposizione “dura”, caratteristica dei marxisti. Una strategia che questo lunedì non è stata sostenuta all’unanimità dall’ufficio del PS.

Il tripartito permette inoltre a Nicolas Martin di assicurarsi una maggioranza confortevole e di non correre il rischio che una maggioranza fragile venga spezzata dalla defezione di due eletti.

Infine, il sindaco di Mons non ha nascosto che avrebbe preferito, all’indomani delle elezioni, formare una coalizione con Les Engagés ed Écolo. Ma secondo lui i centristi”ha chiuso la porta a una coalizione di cui Écolo avrebbe fatto parte”, aggiungendo che Les Engagés “siamo rimasti stupiti” a Mons en Mieux.

Parole che hanno fatto sobbalzare Maxime Prévot, presidente di Les Engagés. “Nicolas Martin, consapevole dell’associazione sulfurea che promuoverà nella quarta città vallone con il PTB al fianco di Ecolo, sta ora cercando i colpevoli.ha lanciato sul social network

Anche il sindaco di Namur ha gettato la chiave nello stagno affermando che il PS di Mons aveva ricattato i sussidi regionali: “Quando il nostro capolista locale è stato informato dal sindaco che chiedeva, per accogliere con lui la maggioranza di noi, lettere dei nostri ministri che si impegnassero a continuare a finanziare i progetti di Mons, abbiamo capito che le vecchie pratiche politiche erano ancora all’ordine del giorno…”

La “coalizione della vergogna”

Dal lato del MR, Georges-Louis Bouchez ritiene che il cordone santé nei confronti del PTB “era rotto” e che Mons sarà guidato… da un “coalizione della vergogna” : “Perdenti che si associano ai comunisti e che completeranno la rovina delle donne e degli uomini che lavorano.”disse a X. “Questa linea rossa oltrepassata non può rimanere senza conseguenze. Le stesse persone che parlano costantemente di populismo si associano ai peggiori populisti… Come politico, guiderò la lotta. Come cittadino di Mons, mi vergogno oggi che la mia città si ricolleghi a un’ideologia che ha causato 100 milioni di morti nella storia. Il Sindaco, pur avendo la possibilità di cogliere la nostra mano tesa, ha preferito il confronto e la rovina della Città…”

In definitiva, il collegio municipale di Montois sarà composto da otto assessori. Sei posizioni andranno al PS, una al PTB e l’ultima all’Écolo. Al PTB, Céline De Bruyn ha vinto l’assessorato alla casa, alla gioventù, alle pari opportunità e alla prima infanzia. I più anziani ricorderanno che, dopo la fusione sperimentale dei comuni nel 1971, Mons aveva già inserito nel suo collegio il senatore comunista René Noël (PC).


Comuni e Province: ricadute da aspettarsi?

Ci saranno altre maggioranze che uniranno il PS e il PTB? A Bruxelles la partita resta aperta. Il PS sta discutendo con il PTB a Molenbeek e Forest, nonché a Schaerbeek. In quest’ultimo comune, il PS e il MR hanno ottenuto lo stesso numero di seggi, ma i liberali rifiutano di permettere al candidato del PS, Hasan Koyuncu, di diventare sindaco.

In Vallonia la situazione è diversa. I patti di maggioranza dovranno essere presentati al direttore generale di ogni comune entro l’11 novembre, e le maggioranze provinciali dovranno essere stabilite entro il 15. Nelle province dell’Hainaut e di Liegi erano previste tripartizioni, ma il MR avrebbe chiesto ai Fidanzati di non farlo. prendi a bordo il PS.

Maxime Prévot, tuttavia, è cauto: “Confermo che ad oggi, a priori, nell’interesse generale e non di parte, sono favorevole ad un approccio tripartito nelle due province maggiori in vista delle riforme che verranno”ci spiega. “L’altezza della vista è più importante dei calcoli dei mandati Ma sarà ovviamente decisivo l’atteggiamento di ciascuno […] e il salto al PS PTB di Mons è molto impegnativo. Tanto più che potrebbe ottenere la maggioranza solo con Ecolo e senza il PTB. Si tratta quindi di un’alleanza voluta e non imposta.”

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