La proposta di modifica della Nuova legge municipale presentata da Marc-Jean-Ghyssels e il cui esame è previsto venerdì in seduta plenaria mira a eliminare la regola dell’incompatibilità pura e semplice di questi mandati a favore di quella dell’impedimento del mandato di deputato /senatore in caso di esercizio del mandato di sindaco e assessore.
Questo scenario riguarda potenzialmente, in particolare, i leader del MR e del PS di Bruxelles, David Leisterh e Ahmed Laaouej, nonché Vincent De Wolf, futuri sindaci dei rispettivi comuni ed eletti al Parlamento di Bruxelles.
L’adozione della proposta consentirebbe loro di conservare il loro mandato parlamentare senza poterlo esercitare finché saranno sindaco o assessore e quindi di riconquistarlo in caso di successiva rinuncia a tale mandato, o alla scadenza di tale mandato .
“Cattivo”
Per Les Engagés, che dovrebbe costituire l’ala francofona della futura maggioranza di Bruxelles, insieme al MR e al PS, questo testo è “cattivo nella sostanza e nella forma”.
“Il decumulo è una misura di buon governo a Bruxelles, perché la Regione ha la vigilanza sui comuni. È salutare non avere deputati che siano allo stesso tempo sindaco o assessore… L’ho applicato io stesso nel 2019, anche se il decumulo era non ancora obbligatorio”, ha commentato giovedì il leader degli Engagés al Parlamento regionale, Christophe De Beukelaer.
Al di là del suo rifiuto di “un tentativo di indebolire questo progresso nel buon governo”, De Beukelaer ritiene che il testo non miri all’interesse generale ma a quello di “alcuni”. Che segnale manderebbe questo Parlamento, quando la Regione non ha un governo, quando la situazione di bilancio peggiora ogni giorno, quando il settore socio-sanitario manifesta senza fiato per le strade di Bruxelles?