Investigazione (2/2)
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Nicolas Puech, che oggi accusa il suo ex asset manager di avergli rubato le azioni di famiglia, potrebbe sporgere denuncia a Parigi. Tanto da preoccupare chi avrebbe beneficiato dei suoi titoli, magari senza saperlo, come Bernard Arnault e il suo gruppo, che da tempo tengono d'occhio il marchio di lusso.
Gli ci sono voluti più di dieci anni per realizzarlo, ma Nicolas Puech ormai ne è certo: la sua fortuna è svanita. Gli sono stati rubati i 6 milioni di azioni del gruppo Hermès che possedeva dal 1996. Un jackpot colossale: circa 12,5 miliardi di euro agli attuali prezzi delle azioni. Come afferma uno dei protagonisti di questa vicenda che stupisce il settore del lusso, a “nebbia fitta” ripercorre la vita quotidiana dell'erede del fondatore di questa azienda di pelletteria e selleria, diventata un colosso mondiale con una capitalizzazione di 220 miliardi di euro, così come la gestione delle sue finanze. I due potrebbero essere collegati, con, al centro della questione, la persistente evocazione di un duplice fenomeno di influenza.
All'età di 80 anni, dal suo rifugio sugli alpeggi svizzeri del Vallese dove risiede dal 1999, l'erede taciturno ha presentato una denuncia a Ginevra nel settembre 2023. La procedura è diretta contro il suo ex consulente finanziario, Eric Freymond, al quale ha gli aveva affidato la gestione del suo patrimonio nel 1998 e che ha licenziato nel 2022. Ora lo accusa di aver “si è appropriato indebitamente della maggior parte della sua fortuna” grazie ad a “truffa gigantesca” contro di lui, secondo l'ordinanza giudiziaria svizzera dell'8 maggio 2024.
La prima parte dell'indagine
È consapevole che Puech, sporgendo denuncia, scarica la minaccia di un atto d'accusa legale sulle spalle di tutti coloro che potrebbero aver messo le mani sui suoi titoli? Perché se la vendita dei propri beni è il frutto di a “truffa”,