Stellantis ha pubblicato i suoi risultati finanziari trimestrali e, non sorprende, che siano negativi. La ripresa diventa imperativa!
Le vendite nette del terzo trimestre si sono attestate a 33 miliardi di euro, in calo del 27% rispetto al terzo trimestre del 2023. Un calo previsto, dovuto principalmente alle minori vendite e alla rivalutazione delle scorte. Solo lato vendite, ammontavano a 1.148.000 unità al 30 settembre 2024, in calo del 20% da un anno all'altro. Ovviamente difficile trovare margine quando il prodotto non trova un acquirente.
Il terzo trimestre del 2024 è stato caratterizzato anche da interruzioni di produzione su diversi modelli nell’ambito di una trasformazione dell’offerta complessiva. Se il gruppo afferma che i venti sono contrari a causa del difficile contesto di mercato in Europa, ritardiamo dicendo che sono semplicemente mutevoli. Dopotutto, Tesla e BYD stanno registrando risultati record che dimostrano che esiste un mercato per modelli ben progettati. Il gruppo nutre grandi speranze per le ultime arrivate come l'Alfa Romeo Junior e le Citroën C3 e C5 e le loro versioni elettriche per alzare l'asticella in Europa. A livello globale, anche modelli come Citroën Basalt, un SUV a basso costo pensato per alcuni mercati in via di sviluppo, potrebbero fare la differenza.
Ultimo punto importante, Stellantis ha intrapreso un'operazione molto ampia per ridurre le proprie scorte in Nord America. Il contesto americano è infatti particolarmente teso, caratterizzato da incertezze politiche e ripetuti scioperi che hanno minato la performance della filiale americana del gruppo. E per liquidare non c’è segreto, bisogna svendere. Vendite quasi a prezzo di costo che sono appena iniziate e che miglioreranno alcune voci finanziarie, ma non sono mai molto piacevoli per il portafoglio…
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