Per la prima volta in Arabia Saudita, le modelle hanno sfilato in costume da bagno in questo Paese ultraconservatore e culla dell’Islam. L’evento senza precedenti ha avuto luogo questo venerdì in un hotel di lusso sulla costa occidentale dell’Arabia Saudita.
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Le modelle, indossando creazioni della designer marocchina Yasmina Qanzal, hanno sfilato accanto a una piscina, con le braccia e le gambe scoperte. La sfilata si è svolta il secondo giorno della prima edizione della Red Sea Fashion Week, in un hotel di lusso al largo della costa occidentale dell’Arabia Saudita, sull’isola accessibile solo in barca o in idrovolante.
La signora Qanzal ha spiegato all’AFP: “Quando siamo venuti qui, abbiamo capito che una sfilata di costumi da bagno in Arabia Saudita era un momento storico, perché era la prima volta”.
Un evento che rischia di far scorrere molto inchiostro nella umma islamica. Culla del wahhabismo, dottrina religiosa il cui nome deriva da Muhammad ibn Abd al-Wahhab (1703-1792), predicatore della penisola arabica. Onora e rinnova il pensiero della scuola di Ahmad ibn Hanbal (780-855), una delle quattro grandi scuole giuridiche sunnite. Mira a restaurare una società musulmana, secondo i principi primi della religione.
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