Con Quebec Solidaire alla guida del Quebec, ci ritroveremmo in un Quebec in declino

Con Quebec Solidaire alla guida del Quebec, ci ritroveremmo in un Quebec in declino
Con Quebec Solidaire alla guida del Quebec, ci ritroveremmo in un Quebec in declino
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Gabriel Nadeau-Dubois, con l’aiuto di una compiacente casta mediatica, ha appena trasformato la crisi interna di QS in un’opportunità di rinascita politica.

Accusato di aver confiscato il potere con la sua guardia ravvicinata, ha colto l’occasione per annunciare la trasformazione di QS in “partito di governo”. E dovremmo prendere il GND in parola, come se bastasse proclamarsi partito di governo per diventarlo. La formula è divertente quando QS, lungi dall’essere alle soglie del potere, sta regredendo nei sondaggi.

Origini

Ma immaginiamo come sarebbe il Quebec se QS vincesse le elezioni del 2026.

Per fare questo, dobbiamo concentrarci meno sulle proposte circostanziali avanzate dall’ala parlamentare di QS quanto sulle sue origini ideologiche.

Il QS non è, come alcuni sostengono, l’ex ala sinistra del PQ. Questo non è solo un partito di socialdemocratici più entusiasti di quanto siamo abituati.

È un partito della sinistra radicale, con un rapporto problematico con la democrazia.

Ci sono due tendenze ideologiche distinte.

La prima è la sinistra nazionale. Viene dall’UFP. Rappresenta il movimento precedentemente chiamato “socialismo e indipendenza”.

  • Ascolta l’incontro Mathieu Bock-Côté e Richard Martineau via QUB :

Per lei l’indipendenza, necessaria, è necessaria solo se permette di realizzare una trasformazione collettiva sotto il segno del socialismo. Molto presente alle origini del partito, ora è in minoranza, anche se GND ne fa parte.

Il secondo proviene dall’estrema sinistra marxista-leninista degli anni ’70, che si è trasferita nel movimento comunitario dagli anni ’80 in poi, prima di convertirsi al multiculturalismo e all’ideologia della diversità negli anni ’90. Oggi è ostile a tutto ciò che riguarda il nazionalismo identitario ed è spesso federalista. Questa è la tendenza dominante in QS.

Queste due tendenze, senza confluire, convergono in una lettura comune del presente, sotto il segno di diversi ecosocialismi.

Una versione QS del Quebec nel 2026 sarebbe innanzitutto un Quebec in declino.

Dietro il presunto ecologista del partito si nasconde un anticapitalismo che è ancora vivo, anche se non si chiama più così. Ciò che si ricerca non è tanto la prosperità generale quanto l’egualitarismo a tutti i costi. Se QS prendesse il potere, possiamo aspettarci che la persecuzione fiscale delle classi medie diventi più radicale, nella misura in cui QS immagina la prosperità non tanto come il frutto di uno sforzo particolare, ma come il sintomo di una disgregazione del tessuto sociale.

Se ci affidiamo anche a ciò che propongono gli altri partiti della sinistra radicale in Occidente, dovremo aspettarci una regressione della libertà di espressione, che vorremo imbavagliare in nome della lotta contro “l’odio”. QS ha una forte tentazione autoritaria.

Foto Stevens Leblanc

Autoritario

QS sarà anche, senza dubbio, un governo ardentemente immigrazionista e radicalmente multiculturalista, che aprirà i confini oltre la nostra capacità di integrazione e smantellerà il secolarismo.

Ho appena parlato molto bene di QS.

Dopodomani sorprenderò molti dicendone ancora (un po’) bene.

Ci rivedremo sabato.

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