Il Premio Nobel per la Chimica 2024 viene assegnato a David Baker, Demis Hassabis e John Jumper per il loro lavoro sulle proteine

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(In basso, da sinistra a destra) Il presidente del comitato per il Premio Nobel per la chimica Heiner Linke, il segretario generale dell’Accademia reale svedese delle scienze Hans Ellegren e il membro del comitato per il Premio Nobel per la chimica Johan Aqvist annunciano i vincitori del Premio Nobel per la chimica 2024. JONATHAN NACKSTRAND/AFP

Il Premio Nobel per la Chimica 2024 è stato assegnato mercoledì 9 ottobre all’americano David Baker, al britannico Demis Hassabis e all’americano John Jumper per le loro ricerche sulle strutture delle proteine. È stato premiato David Baker, biochimico 62enne “per la progettazione computazionale delle proteine”. Demis Hassabis e John Jumper sono stati premiati per il loro lavoro “previsione della struttura delle proteine” dall’intelligenza artificiale (AI), ha annunciato l’Accademia svedese in un comunicato stampa.

Davide Baker “ha raggiunto l’impresa quasi impossibile di costruire proteine ​​completamente nuove”ha spiegato la giuria. “Tra una miriade di applicazioni scientifiche, i ricercatori possono ora comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di scomporre la plastica”ha aggiunto.

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“Potenziale enorme”

Il duo formato da Demis Hassabis e John Jumper, che gestiscono DeepMind, la filiale AI di Google, lo ha fatto “ha sviluppato un modello di intelligenza artificiale per risolvere un problema vecchio di 50 anni: prevedere strutture proteiche complesse”. Il loro modello di intelligenza artificiale, Alphafold, può prevedere la struttura tridimensionale delle proteine ​​in base al loro amminoacido. I due uomini avevano già ricevuto il prestigioso Premio Lasker nel 2023.

La giuria ha notato che le scoperte dei vincitori di quest’anno “offrono un enorme potenziale”.

L’anno scorso, il premio per la chimica è stato assegnato a tre scienziati – Moungi Bawendi, Louis Brus e Alexeï Ekimov – per lo sviluppo dei punti quantici, punti quantici in inglese. I punti quantici, scoperti all’inizio degli anni ’80, da allora si sono diffusi in molti settori industriali. Negli schermi televisivi permettono di passare dalla luce blu dei diodi a tutta la gamma e migliorano in generale la ricchezza colorimetrica. Vengono utilizzati anche nell’optoelettronica – le termocamere – soprattutto come rilevatori di luce infrarossa.

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Il mondo con l’AFP

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