Raphaël Glucksmann fa il suo ritorno politico a La Réole e mostra le sue ambizioni di condurre la sinistra “al potere”, senza LFI

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Raphaël Glucksmann, durante gli incontri sulla Place publique a La Réole (Gironda), 5 ottobre 2024. MARLENE PREMIATA PER “THE WORLD”

A parte qualche goccia di pioggia, il tempo è stato ideale questo fine settimana a La Réole, piccola città fortificata della Gironda a 60 chilometri da Bordeaux, per accogliere l’avvio politico e le nuove ambizioni di Raphaël Glucksmann. Specificità del luogo, il suo sindaco, Bruno Marty, è uno dei pochi consiglieri comunali etichettati come Place publique, il piccolo partito dell’eurodeputato. Questo ex socialista aveva messo a disposizione degli eletti il ​​suo municipio, il suo ex priorato benedettino e la sua vista mozzafiato sulla Garonna.

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Eterno abito blu notte, camicia bianca immacolata e sorriso inamovibile, Raphaël Glucksmann ha trascorso due giorni a rimuovere un’ambiguità, quella del suo futuro politico. Rompendo il silenzio delle ultime settimane, domenica 6 ottobre l’eletto ha pronunciato un discorso dai toni presidenziali, dando una nuova svolta alla sua carriera politica, fino ad allora confinata al Parlamento europeo. “Nel 2025, o nel 2027, non sarà la sostituzione del macronismo, né del populismo di sinistra a impedire all’estrema destra di prendere il potere, saremo noi”, ha proclamato, desideroso di accedere alle responsabilità.

Raphaël Glucksmann ha tracciato una nuova strada, “Girondina”erede di “Liberalismo di Montesquieu” e localizzato efra «Robespierre», un riferimento a Jean-Luc Mélenchon, e «Giove» (Emmanuel Macron). Un progetto politico “chi deve condurci al potere”, sarà vincolato entro giugno 2025, in vista di elezioni legislative anticipate, in caso di ulteriore scioglimento. “Avevamo il diritto di sorprenderci a giugno, ora dobbiamo farci trovare pronti”ha insistito per tutto il fine settimana. Le diete mediatiche sono finite, per cui il coordinatore di La France insoumise (LFI), Manuel Bompard, aveva affermato a settembre che “Glucksman” avevo ” scomparso”. “Macron lo ha ucciso sciogliendo l’Assemblea nazionale”, il “ribelle” si congratulò con se stesso.

Una certa mancanza di stile

Domenica l’eurodeputato, che era rimasto in silenzio al punto da preoccupare chi gli stava vicino, si è messo a distribuire i graffi. “Vediamo piovere bombe. Un ministro degli Interni che usa le parole di Victor Orban»ha accusato, riferendosi ai discorsi sull’immigrazione di Bruno Retailleau.

Ma il saggista, che odia essere “nel commento”, ed è riluttante a mettere le mani nel pasticcio politico, dovrà farsi violenza. Sintomo di una certa mancanza di estro, l’eurodeputato non ha capito, ad esempio, la sera dello scioglimento, che la sinistra si sarebbe immediatamente unita per le elezioni legislative. Inoltre non ha avuto alcuna influenza nelle trattative con il Partito Socialista (PS) per la distribuzione dei collegi elettorali, nonostante un buon punteggio alle elezioni europee.

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