EDITORIALE. Io o il caos… L’inquietante discorso di Emmanuel Macron sul futuro dell’Europa

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Giovedì, alla Sorbona, il Presidente della Repubblica ha dipinto un ritratto allarmista dello stato dell’Europa. Un discorso che arriva un mese e mezzo dopo le complicate elezioni europee per il suo partito.

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Pubblicato il 26/04/2024 07:03

Aggiornamento il 26/04/2024 07:09

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>Emmanuel Macron durante il discorso sull'Europa in un anfiteatro dell'Università della Sorbona a Parigi, il 25 aprile 2024. (CHRISTOPHE PETIT TESSON / POOL)>>
Emmanuel Macron durante il discorso sull’Europa nell’anfiteatro dell’Università Sorbona di Parigi, il 25 aprile 2024. (CHRISTOPHE PETIT TESSON / PISCINA)

Emmanuel Macron ha pronunciato giovedì 25 aprile alla Sorbona un lungo discorso sul futuro dell’Europa, che suonava come un avvertimento. Un avvertimento solenne. “La nostra Europa è mortale, può morire”, ha lanciato il capo dello Stato. Lei è a “punto di non ritorno” ed esegue a “Rischio retrocessione enorme”. Questo è il messaggio che ha ripetuto. Si sarebbe detto di sentire il famoso avvertimento dello scrittore Paul Valéry all’indomani della strage della Grande Guerra: “Noi altre civiltà ora sappiamo che siamo mortali”. Secondo Emmanuel Macron l’Europa è quindi a un bivio. L’impennata o il declino? Era un po’ io o il caos, ma su scala continentale.

In fondo è vero che, rispetto al resto del mondo, l’Europa è un continente che si sta indebolendo. In termini di crescita e potere economico, è in ritardo rispetto ai giganti americani e cinesi. Sta subendo un vero e proprio declino demografico. L’offensiva di Vladimir Putin in Ucraina ha rivelato la portata delle sue debolezze militari. L’Europa è incapace di produrre armi sufficienti per gli ucraini e ancor meno di garantirne la difesa da sola, senza l’ombrello americano. È anche nella prospettiva del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca che Emmanuel Macron ha lanciato questo avvertimento ai suoi partner europei per incoraggiarli a muoversi verso“autonomia strategica”. Ma questo discorso sottolinea per contrasto anche le sue debolezze politiche.

Difficile che il Capo dello Stato si rallegri di aver avuto ragione nel 2017, nel suo primo discorso alla Sorbona, quando difese la sovranità industriale ed economica dell’Unione. Per affermare che lo ha fatto “raramente così avanzato” nella sua storia da sette anni, con, ad esempio, l’acquisto congiunto di vaccini anti-Covid o l’adozione del piano di ripresa, e ammettere oggi, allo stesso tempo, che potrebbe benissimo scomparire, morire. Tutto questo per questo, verrebbe da dire… E poi, più prosaicamente, quando Emmanuel Macron ha avanzato la possibilità di inviare un giorno truppe di terra in Ucraina per respingere la minaccia russa, la lista della maggioranza non ha beneficiato da questa drammatizzazione nei sondaggi delle intenzioni di voto degli europei.

Non sono sicuro che il discorso di giovedì basterà a rilanciare la campagna di Valérie Hayer. Il che è un bene, dato che l’Eliseo ripete che non era assolutamente questo l’obiettivo del discorso.

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