Filosofia per manichini

-

Quando smetteremo di essere ignoranti? I soldi comprano la felicità? E siamo vicini alla fine del mondo? Una bella raccolta si propone di affrontare con umorismo, e soprattutto con filosofia, una trentina di grandi domande esistenziali nei testi, nelle immagini, persino nei meme.


Inserito alle 2:41

Aggiornato alle 9:00

Buone notizie: si legge da solo. Rifletti sul mondo per morire meno cavernoso, pubblicato questa settimana per “dai 14 ai 144 anni” dalle Editions de La Bagnole, cita sicuramente Socrate, Platone o Nietzsche, in testi brevi che sono in realtà dialoghi (che a volte devono essere letti di lato, o direttamente verso). ). Ma la collezione, splendidamente illustrata, attinge allegramente anche dalla cultura popolare, con immagini di Harry Potter qui, o di Star Wars là. Meglio: una quantità di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina, vengono qui abilmente utilizzate per evidenziare una nuova strada, un punto cieco, in breve, un difetto, e ovviamente per riderci sopra.

E ridiamo molto.

Ottima lettura, quindi, per iniziare con la filosofia, tanto divertente quanto impegnativa, va notato. Questa è la notizia meno bella: se stai cercando di sapere come fare buone scelte nella vita o se salvare il mondo, qui ovviamente non troverai grandi risposte: piuttosto poche proposte oneste, tanta prospettiva e, soprattutto, tante nuove domande.

Nessuna certezza all’orizzonte. E questo è ovviamente l’obiettivo, conferma l’autore della raccolta, Louis Dugal, professore di filosofia convertito in consulente di successo al Rosemont College. “Questo non è un libro di verità. […] È una guida filosofica in cui tu sei l’eroe”, riassume, in un’intervista divertente e laboriosa come questa lettura, in definitiva. Sappi questo: intervistare un filosofo è un esercizio speciale, dal quale esci con più domande che risposte.

Voglio svegliare i criceti, questo è l’obiettivo! Lascia che il lettore non smetta di pensare alla sua risposta. Non prenda nulla in cambio di contanti, è un libro di dubbi, ma gioioso!

Louis Dugal, professore di filosofia e autore

  • >>

    IMMAGINE DAL LIBRO, FORNITA DALL’EDITORE

    Qui vengono utilizzati abilmente una serie di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina.

  • >Qui vengono utilizzati abilmente una serie di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina.>

    IMMAGINE DAL LIBRO, FORNITA DALL’EDITORE

    Qui vengono utilizzati abilmente una serie di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina.

  • >Qui vengono utilizzati abilmente una serie di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina.>

    IMMAGINE DAL LIBRO, FORNITA DALL’EDITORE

    Qui vengono utilizzati abilmente una serie di meme, immagini che non associamo spontaneamente alla disciplina.

1/3

Questi brevi testi, o “cronache filosofiche”, qui raccolti furono pubblicati per la prima volta sulla rivista Curio. Tieni presente che le domande provengono principalmente da lettori giovani. “Perché sono geloso? », illustra l’autore, per spiegare il suo approccio. Da un punto di vista filosofico, “se un adolescente fa la domanda”, dice, “devi dire qualcosa”. Ma la risposta non deve essere fine a se stessa”. Non solo: «Devi essere onesto, devi rispettare la conoscenza, ma la tua risposta deve essere consapevole dei propri limiti. » Insomma, il lettore (adolescente e non, appunto) non deve dire a se stesso: “OK ecco, ho capito tutto. “Tutto il contrario. Amici lettori, state attenti.

Il tuo compito è trovare il difetto!

Louis Dugal, professore di filosofia e autore

A volte è davvero esasperante: abbiamo la sensazione di girare in tondo, chiedendoci se possiamo fermare il progresso o perché, dopo tutto, dovremmo dubitare. Poiché ogni riflessione porta spesso a un’altra domanda, e così via. Parafrasando Socrate (una volta non è consuetudine!), chiudiamo questa piccola raccolta dicendoci finalmente che ne sappiamo ben poco.

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

IMMAGINE DAL LIBRO, FORNITA DALL’EDITORE

I meme permettono di evidenziare una nuova pista, un punto cieco e ovviamente di riderci sopra.

“Fare filosofia è un esercizio umiliante”, conferma Louis Dugal. Perché se fai la domanda è perché non conosci la risposta. Devi accettare di non sapere. E che una domanda è meglio di qualsiasi risposta. »

In definitiva, oltre a offrire diversi spunti di riflessione sull’ampia varietà di domande poste (che vanno dalla famiglia alla crisi climatica passando per la morte o i buoni voti a scuola), Louis Dugal spera che i suoi lettori facciano del suo libro una “Buona prima impressione di filosofia”, dice. Dicano a se stessi: “Platone? Era divertente!” […] Voglio rendere la filosofia amichevole! » Sia detto: nonostante le loro arie da vecchi saggi e i loro grandi discorsi contorti, i filosofi in fondo erano solo “persone che si ponevano domande e cercavano di rispondere”…

Pensare di morire meno goffi, 35 domande filosofiche su cui riflettere

Pensare di morire meno goffi, 35 domande filosofiche su cui riflettere

Luigi Dugal

L’auto

140 pagine

-

NEXT “Banda di idioti ignoranti”, Élie Semoun perde la pazienza sui social contro gli studenti di Sciences Po