Ruanda: Akhannouch rappresenta Sua Maestà il Re alla commemorazione del trentesimo anniversario del genocidio dei Tutsi

Ruanda: Akhannouch rappresenta Sua Maestà il Re alla commemorazione del trentesimo anniversario del genocidio dei Tutsi
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Domenica 7 aprile 2024 alle 15:55

Kigali – Il capo del governo Aziz Akhannouch ha rappresentato domenica a Kigali Sua Maestà il Re Mohammed VI alla cerimonia di commemorazione del 30° anniversario del genocidio perpetrato in Ruanda nel 1994 contro i Tutsi.

In questa occasione, il presidente ruandese Paul Kagame, alla presenza di numerosi capi di Stato e di governo, nonché di rappresentanti di organizzazioni regionali e internazionali, ha dato il via alla Settimana nazionale del lutto, consegnando una corona di fiori al memoriale di Gisozi nella regione ruandese capitale, dove giacciono i corpi di oltre 250.000 vittime del genocidio.

Dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, Kagame ha annunciato un lutto nazionale di 100 giorni, accendendo “la Fiamma della Speranza” che arderà per 100 giorni, il tempo in cui durò il genocidio del 1994 (7 aprile-luglio). 15).

In un discorso tenuto per l’occasione, il presidente ruandese ha sottolineato che la commemorazione di questo doloroso anniversario costituisce non solo un’occasione per onorare la memoria delle vittime, ma anche per evidenziare, con orgoglio, i risultati conseguiti dal Ruanda grazie alle scelte compiute in ambito servizio della riconciliazione e del progresso della nazione.

“Il popolo ruandese, che è riuscito a superare la paura, non può affrontare nulla di peggio di quello che ha già vissuto durante questa tragedia”, ha sottolineato Kagame, affermando che questa nazione è pronta ad affrontare qualsiasi sfida e ad affrontare qualsiasi tentativo volto a far regredire il paese. e seminare divisione tra i ruandesi.

Ha anche espresso la sua gratitudine ai membri delle delegazioni venuti a esprimere la loro solidarietà al Ruanda in occasione della commemorazione dell’anniversario di questo doloroso evento.

Nel 1994, il Ruanda è stato teatro di un genocidio etnico, quando gli estremisti Hutu e le milizie “Interahamwe” scatenarono un terribile massacro che provocò la morte di oltre 800.000 persone, la maggior parte delle quali Tutsi e Hutu moderati.

Questi massacri terminarono nel luglio 1994, quando il Fronte patriottico ruandese (RPF), un movimento ribelle guidato dal presidente Paul Kagame, prese il controllo del paese.

Il Ruanda è considerato oggi un modello africano di successo in termini di stabilità, sviluppo, governance e crescita grazie alle politiche adottate nell’arco di tre decenni.

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