Dal 18 gennaio 2025 sono scadute le registrazioni degli aerei Air Senegal. Con sede a Miami (Stati Uniti), Carlyle Aviation Partners, che fornisce ad Air Senegal due Airbus A319 e due A321 in base ai contratti firmati sotto la precedente direzione di Philippe Bohn e Ibrahima Kane, rifiuta di trasmettere i documenti necessari per il loro rinnovo, nonostante i sostanziali somme già percepite dalla società.
In risposta, l’Agenzia nazionale per l’aviazione civile e la meteorologia (Anacim) aveva chiesto preventivamente ad Air Senegal di aggiornare le deleghe di poteri. Ciò, segnalando un’anomalia nella gestione interna, i documenti ufficiali designano ancora Alioune Badara Fall come direttore generale, mentre Tidiane Ndiaye ricopre questa carica da diversi mesi.
Il 13 gennaio 2025, Tidiane Ndiaye ha inviato una lettera ufficiale a Carlyle, sottolineando l’urgenza della situazione, riferisce L’Observateur. Ha spiegato che “il mancato aggiornamento delle deleghe di potere ostacola gli obblighi di Air Senegal, in particolare nel quadro dei contratti di noleggio conclusi, compreso quello del 18 maggio 2018 per l’A319 Msn 3078. Carlyle è rimasto in silenzio di fronte a questa pressante richiesta”.
In gioco cifre astronomiche
Dal 2018, Air Senegal ha pagato 57,96 miliardi di FCFA a Carlyle per il noleggio dei quattro aerei. Tuttavia, la compagnia americana richiede oggi una lettera di intenti per l’acquisto degli stessi aerei, per un valore di 32 milioni di dollari (20,36 miliardi di FCFA), con un deposito immediato di 18 milioni di dollari (11,45 miliardi di FCFA) e un saldo di 14 milioni di dollari (8,91 miliardi di FCFA). FCFA) da versare entro il 31 maggio 2025.
Una richiesta considerata irrealistica dalla direzione generale di Air Senegal, mentre la compagnia continua a pagare 1,34 milioni di dollari (852,92 milioni di FCFA) al mese per gli aerei, alcuni dei quali restano a terra, ovvero “un A319 resta a terra per due anni, mentre il secondo è in panne da sette mesi. Anche i due A321 sono fuori servizio, anche se i loro affitti sono ancora pagati”.
Il costo degli aerei immobilizzati resta colossale” il primo A319, consegnato nel 2018, è costato 21,16 milioni di dollari (13,46 miliardi di FCFA). Il secondo, ricevuto a maggio 2019, ha generato le stesse spese.
Gli A321, integrati nella flotta nel 2020 e nel 2021, rappresentano costi rispettivamente di 25,34 milioni di dollari (16,12 miliardi di FCFA) e 23,4 milioni di dollari (14,89 miliardi di FCFA).
Crisi
Di fronte a questa situazione, gli avvocati di Air Senegal stanno valutando un’azione legale contro Carlyle, accusato di ricatto. “Carlyle esige un fermo impegno per l’acquisto di 20 miliardi di FCFA, mentre Air Senegal ha già pagato più del valore attuale di questi aerei”, dichiara una fonte interna.
Le sfide non si limitano a Carlyle. Un A330Neo, fermo da mesi a causa di un problema al motore, resta in riparazione in Europa, senza che Airbus possa fornire una rapida soluzione. Questa situazione spinge Air Senegal a considerare un cambio di produttore di aerei, in particolare a Boeing, indica il giornale.
Sebbene la Direzione Generale assicuri di aver trovato una soluzione alternativa per evitare qualsiasi interruzione della rete, l’intervento dello Stato sembra essenziale per preservare la vitalità dell’azienda. “Se non si fa nulla, il fallimento è inevitabile”, avverte una fonte.
La bandiera nazionale, simbolo di sovranità, continua ad operare nonostante queste sfide, con voli regolari e occasionali. Tuttavia, senza un sostegno decisivo, il futuro di Air Senegal rimane “gravemente compromesso”.
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