Fervente oppositore dell’ex ministro Pap Ndiaye, il deputato LR Alexandre Portier, ora responsabile del successo accademico e della formazione professionale, ha difeso il settore privato durante le controversie di inizio anno.
Si tratta di un portafoglio senza precedenti: il parlamentare LR Alexandre Portier è stato nominato questo sabato 21 settembre Ministro delegato per il successo accademico e l’istruzione professionale, sotto l’autorità del ministro dell’istruzione, Anne Genetet. Eletto parlamentare per il Rodano nel 2022, Alexandre Portier, 34 anni, è membro del Consiglio superiore dei programmi, l’organismo responsabile della stesura dei programmi scolastici. Negli ultimi anni si è particolarmente impegnato sulle questioni educative, in particolare per denunciare il mandato di Pap Ndiaye in rue de Grenelle e per difendere l’istruzione privata.
In una rubrica pubblicata lo scorso maggio sul sito della Figaro e co-firmata con l’eurodeputato LR François-Xavier Bellamy e il senatore LR Max Brisson, il professore di filosofia – che secondo il suo profilo LinkedIn ha frequentato un liceo privato cattolico a Villefranche-sur-Saône, poi all’Istituto cattolico di Parigi – si è espresso a favore del settore privato, sotto attacco dei critici, in particolare dopo le rivelazioni degli abusi a Stanislas. I firmatari, presentandosi come “difensori dell’istruzione privata indipendente o contrattuale”criticato in particolare un rapporto parlamentare sul finanziamento pubblico dell’istruzione privata. Questi “gravi accuse gettano discredito su tutti gli stabilimenti privati sotto contratto”credevano, chiedendo una via d’uscita da un “grossolana caricatura”. “Dobbiamo davvero rassegnarci a questo livellamento permanente verso il basso che, anziché correggere i fallimenti di un modello, preferisce puntare il dito contro quello che ha successo? Non sarebbe più saggio studiare oggettivamente le modalità del successo?” hanno chiesto i parlamentari.
“Un tratto caratteristico della veglia”
Il nuovo Ministro Delegato è stato anche particolarmente virulento in passato contro Pap Ndiaye. In una rubrica al vetriolo pubblicata dal JDD Nel giugno 2023, ha reagito all’uso del termine “segregazione scolastica” dal Ministro dell’Istruzione dell’epoca, vedendolo “un tratto caratteristico della veglia”. “Come possiamo immaginare che un ministro della Repubblica possa affermare che nel nostro Paese è in atto un’azione deliberata per emarginare una parte della sua popolazione?” scrisse, confutando l’esistenza di una mancanza di diversità sociale all’interno della scuola, e vedendo nel ministro dell’epoca un “degno erede di Najat Vallaud-Belkacem” –il che non era, secondo le sue parole, un complimento.
Pochi giorni dopo, sul sito LR, Alexandre Portier ha ripetuto lo stesso argomento sulla diversità scolastica, “una malattia immaginaria» : “La separazione sociale è prima di tutto spaziale e deriva dalla strategia residenziale delle famiglie”ha scritto, sottolineando “inazione» di Pap Ndiaye durante il suo primo anno al Ministero dell’Istruzione, in particolare di fronte alla “minaccia di infiltrazione islamista nelle scuole” e a “il calo del livello degli studenti”.
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