La Flèche Wallonne: partenza da Ciney e ritorno da Cherave
Novità di quest’anno per l’edizione maschile della Freccia Vallone, la prima delle due classiche valloni partirà per la prima volta dalla provincia di Namur. Dalla città di Ciney. La distanza resta sostanzialmente simile, con 205 terminal da superare (contro i 198 del 2024), ma l’avvicinamento al terribile circuito locale, attorno a Huy, avverrà necessariamente con un nuovo approccio. Attraverso la Côte de Ver, Rochefort e la salita della Petite-Somme. “Su strade strette e tortuoseavverte Jean-Michel Monin, responsabile del corso dell’ASO. Poi ci dirigeremo verso l’imperdibile Mur de Huy, che sarà ogni volta preceduto dalla costa di Ereffe e da quella di Cherave, che fa il suo ritorno.” Dopo un anno di assenza. Questa sequenza dovrà essere completata tre volte.
In termini di plateau, sarà dura. “Con tanti ex vincitori, come normalmente Tadej Pogacar, ma anche Alaphilippe e Hirschi ormai legati a Tudor, senza dimenticare tanti giovani talenti da seguire, come Lennert Van Eetvelt, Kevin Vauquelin, secondo l’anno scorso in un’edizione vinta da Stephen Williams e resa memorabile dalla pioggia gelida caduta sul gruppo, o Lenny Martinezdettagli Christian Prudhomme. Tra le donne ci sarà anche l’élite mondiale. Con Lotte Kopecky, Demi Vollering, Fem Van Empel e altri. Inclusa, forse, Anna van der Breggen, detentrice del record con le sue sette vittorie, che torna alle competizioni in questa stagione”.
Il programma dell’olandese dovrebbe essere annunciato questo giovedì, durante la presentazione della sua squadra, l’SD Worx. Per le donne, la corsa partirà nuovamente da Huy e ritornerà, nella prima parte, sulla costa di Bohisseau, scomparsa dal percorso nelle ultime stagioni.
4.405 metri di dislivello per la Decana
A Liegi-Bastogne-Liegi la portata principale rimarrà la stessa dell’anno scorso. Con La Redoute che ha riconquistato queste lettere di nobiltà negli ultimi anni, con gli attacchi decisivi di Remco Evenepoel in due occasioni e quello, nel 2024, di Tadej Pogacar. “Questa collina emblematica della Decana è ancora una volta decisiva, e questo ci sta molto benecommenta, con un sorriso, Jean-Michel Monin. Per quanto riguarda il percorso, quest’anno introdurremo la prima difficoltà un po’ all’inizio. Oppure il Mur Saint-Roch, situato qui nella parte che va verso Bastogne. Perché amiamo i micro-cambiamenti… Ritorneremo anche a La Roche-en-Ardenne, attraverso il Col de Haussire. Trent’anni dopo la sua ultima visita al Decano, nel 1995.” Questa collina, in cui si trova una stele di Claudy Criquielion, è considerata da Cotacol la più dura della Vallonia. “Dopo la sequenza di Mont-Le Soie, Wanne, Stockeu e Haute Levée. L’ultima difficoltà rimarrà quella di La Roche-aux-Faucons, la cui vetta dista 13,5 chilometri. Quindi sarà di nuovo formidabile”.
Con i suoi 4
405 metri di dislivello sui 252 terminali del percorso. “Anche tra le donne sarà molto duracontinua Christian Prudhomme. Liegi è senza dubbio la gara di un giorno più difficile del calendario femminile. Per cui avremo il ritorno di Pauline Ferrand-Prévot. E tra gli uomini speriamo nel duello tra Pogacar e Remco Evenepoel”.
Animeranno l’estate ma non solo: ecco quando Evenepoel, Pogacar e Vingegaard si affronteranno nel 2025
Accanto ai due eventi d’élite, sabato 26 aprile ci sarà sempre il Challenge Liège-Bastogne-Liège, con le sue tre distanze, per cicloturisti e ciclisti. Ma anche gli eventi giovanili. Con la pedalata, per ragazzi dai 7 ai 15 anni, sul percorso finale della Doyenne nel grande giorno. Ma anche con i due appuntamenti del Pesant Club Liégeois, Liegi-Bastogne-Liegi per gli juniores il 10 maggio (UCI 1.1) e per gli speranzosi il 19 aprile (UCI 1.2).
Il nostro consulente Axel Merckx parla dell’inizio di stagione di Arnaud De Lie