Israele ha rilasciato 90 detenuti palestinesi lunedì 20 gennaio, poche ore dopo il rilascio di tre ostaggi israeliani da parte di Hamas. Lo ha detto poco dopo la mezzanotte l’Autorità carceraria israeliana “90 terroristi” era stato “liberato” della prigione militare di Ofer nella Cisgiordania occupata e di un centro di detenzione a Gerusalemme. Centinaia di persone hanno seguito il passaggio degli autobus che trasportavano i prigionieri sulla strada che da Beitunia porta a Ramallah, sede dell’Autorità Palestinese, sventolando bandiere palestinesi e altre di vari movimenti politici palestinesi, tra cui quella di Hamas. Quando le porte si aprirono, una folla festante li accolse con lacrime di gioia, abbracci, canti e fuochi d’artificio. È entrato in vigore domenica alle 9.15 (le 10.15 a Parigi) il cessate il fuoco tra l’esercito israeliano e il movimento islamico palestinese nella Striscia di Gaza, devastata da oltre 15 mesi di guerra. Segui il nostro live streaming.
Liberati tre ostaggi israeliani. Lo ha detto domenica un leader di Hamas “tre ostaggi” era stato “consegnato al Comitato Internazionale della Croce Rossa” a Gaza City, poi l’esercito israeliano ha confermato il loro arrivo in Israele. Si tratta dell’inglese-israeliana Emily Damari (28) e del romeno-israeliano Doron Steinbrecher (31), catturati nel kibbutz Kfar Aza, nonché di Romi Gonen (24), rapita al festival musicale Nova, durante l’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023 in Israele che ha scatenato la guerra a Gaza.
Un cessate il fuoco da domenica. La tregua è entrata in vigore domenica alle 9.15 (le 10.15 a Parigi) con quasi tre ore di ritardo, poiché Hamas ha ritardato a fornire l’elenco dei tre ostaggi israeliani che saranno rilasciati lo stesso giorno. Lo ha riferito il movimento “complicazioni sul campo” e di “la continuazione dei bombardamenti”. L’entrata in vigore dell’accordo alimenta le speranze per una pace duratura nel territorio palestinese, anche se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che Israele riserverà “il diritto di riprendere la guerra se necessario”. Il braccio armato di Hamas, dal canto suo, ha affermato che la tregua dipende da questo “rispetto degli impegni” da Israele.
Aumentano gli aiuti umanitari a Gaza. Pochi minuti dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, che prevede anche un aumento degli aiuti umanitari a Gaza, l’Onu ha annunciato l’arrivo dei camion dei primi aiuti. Secondo l’Egitto, l’accordo prevede “l’ingresso di 600 camion umanitari al giorno”. Secondo un funzionario egiziano, “260 camion di aiuti e 16 camion di carburante” era entrato alla fine della giornata di domenica. “Stiamo cercando di raggiungere un milione di persone il più rapidamente possibile”ha affermato Carl Skau, vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale.
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