In Francia, situazione “soddisfacente” per le acque sotterranee, tranne che nel Sud-Est

In Francia, situazione “soddisfacente” per le acque sotterranee, tranne che nel Sud-Est
In Francia, situazione “soddisfacente” per le acque sotterranee, tranne che nel Sud-Est
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Nonostante un leggero peggioramento nel mese di dicembre, il 61% delle falde acquifere francesi presenta livelli superiori alla normaÈ Gennaio, con forti infiltrazioni di piogge che continuano su gran parte del territorio, ad eccezione del sud-est, ha annunciato, mercoledì 15 gennaio, l’Ufficio di ricerca geologica e mineraria (BRGM), l’organismo responsabile della gestione delle acque sotterranee.

Quello “fa sperare in livelli soddisfacenti per la fine dell’inverno su gran parte del territorio”ha precisato l’Ufficio per la ricerca geologica e mineraria.

Nel mese di dicembre la situazione delle falde acquifere “degrada leggermente” rispetto a novembre ma “rimane molto soddisfacente” : il 17% è al di sotto della norma, rispetto al 15% di un mese prima, il 22% è paragonabile (rispetto al 20%) e il 61% sopra (rispetto al 65%). Anche se le piogge non sono state così abbondanti come all’inizio dell’autunno, il “i terreni umidi, anche saturi d’acqua, favorivano l’infiltrazione profonda delle precipitazioni” e una ripresa della tariffazione per molti settori.

Situazione “preoccupante” in Rossiglione

D’altro canto, le falde acquifere del Rossiglione e di un vasto quartiere sud-orientale non hanno beneficiato di precipitazioni cumulative sufficienti negli ultimi due mesi – è il caso della Linguadoca e della Costa Azzurra – oppure hanno registrato un calo delle precipitazioni soprattutto in sotto forma di neve – nel massiccio alpino – che difficilmente è utile per la ricarica, spiega la BRGM.

Resta la situazione in tutta la metropoli “leggermente più favorevole di quello osservato (…) nel dicembre 2023, dove il 56% dei livelli era superiore alla norma”. Anche le falde acquifere del Sud-Est e della Corsica, che presentano livelli “da moderatamente basso a molto basso”presentano tuttavia livelli superiori a quelli dello scorso anno nello stesso periodo.

Resta comunque la situazione nel Rossiglione “preoccupante”. In questa regione, “sembra difficile immaginare una ricostituzione sostenibile delle riserve” nei prossimi mesi e un ritorno a livelli normali in primavera “resta complicato”. D’altro canto, le falde acquifere dell’Artois, del bacino di Parigi, dell’Alsazia meridionale e del corridoio Rodano-Saona dovrebbero mostrare livelli “molto probabilmente soddisfacente” in primavera, stima la BRGM.

Infine, per quanto riguarda i rischi di inondazioni dovute all’innalzamento delle falde acquifere, sembrano diminuire per gran parte della Francia, tranne nel bacino di Parigi e nell’Artois, se le piogge continuano.

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Il mondo con l’AFP

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