Il 7 gennaio 2025, l’associazione studentesca “ESSEC Tuesdays” ha ospitato Rahim Redcar, precedentemente noto come Christine and the Queens. Durante questa nuova conferenza, trasmessa su LCP, l’artista è stato interrogato in particolare sui suoi diversi nomi d’arte.
Christine e le regine: un’identità malleabile fin dall’inizio
Il cantante lo ha poi ricordato dal suo primo album Calore umanoche è stato un enorme successo, si trattava di cambiare la propria identità. Nella canzone IT, “Sto già parlando di cogliere il maschile per me stesso“, spiega chi ha”ha vissuto un episodio di disperazione“all’età di 20 anni. A quel tempo, “la musica mi ha davvero salvato la vita“, dice. Colui che trovò rifugio temporaneo presso Christine e le regine divenne poi Chris per il suo secondo album nel 2018: “Volevo liberarmi da Christine perché volevo avvicinarmi al maschile“. L’anno successivo, la morte della madre fu uno shock e una svolta: “È stata una tappa importante della mia vita. Mi ha fatto spingere oltre la ricerca della musica e della mia identità“.
Finalmente spiegata l’origine di Rahim Redcar
Dopo aver pubblicato un terzo album sotto il nome Redcar nel settembre 2022, il cantautore lo ha immediatamente seguito Paranoia. Angeli. Vero amore. Pubblicato nove mesi dopo, questo album è stato pubblicato con il nome dell’artista Rahim Redcar. E la scrittura di quest’opera, che è una sorta di opera pop sperimentale, ha disturbato la star francese che ha fatto appello alla spiritualità: “Rahim è venuto da me come nome curativo quando ho intrapreso un viaggio sciamanico per capire cosa mi stava succedendo: IHo scritto deliberatamente per celebrare i morti e cercare di superare il disgusto per questa vita materiale. E un certo sospetto che, forse, il mio maschile fosse il mio futuro e che avrei dovuto emanciparmi dal mio corpo femminile rimanendo lì con amore“.
Il cantante esprime le sue opinioni sull’identità degli artisti
Quello che adesso produce”poesie musicali“, ne riassume l’evoluzione (ispirandosi ai personaggi di David Bowie) così: “Se vuoi capirmi come persona, forse dovresti ascoltare in ordine cronologico. Non c’è davvero un’armata di personaggi in casa mia. Si tratta piuttosto di fasi del divenire. Christine, ci penso, ma è il mio passato. Questa è la mia prima iterazione. E Rahim Redcar è, spero, la persona con cui starò. Non so se avrò ancora tanti nomi. Ho l’impressione che ci stiamo muovendo verso la stabilizzazione e l’ancoraggio“. Conclude evocando il “multidimensionale” della sua identità: “Non sempre si è capitoche capisco. (…) Lei crea tensione, resistenza. Come se la poesia che leggiamo da secoli – e anche il percorso degli artisti che abbiamo conosciuto – non potesse riversarsi su noi stessi. (…) Non è sempre facile spiegare l’arte. A volte è persino spaventoso“.