Si prevede che il rublo russo continuerà a essere scambiato intorno a 100 rispetto al dollaro USA all’inizio del 2025 e si indebolirà gradualmente fino a 108 verso la fine dell’anno, secondo un sondaggio Reuters condotto venerdì da 10 economisti.
Il rublo è sceso al livello più basso degli ultimi due anni e mezzo a novembre, quando gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni finanziarie alla Russia, ma da allora ha riguadagnato terreno dopo che la banca centrale è intervenuta per sostenerlo.
La maggior parte degli analisti ritiene che la soglia dei 100 contro il dollaro sia il nuovo livello di equilibrio, poiché la situazione delle transazioni commerciali estere, perturbatrice a causa delle sanzioni, si stabilizzerà, mentre altri fattori sosterranno il rublo.
Gli analisti notano che il primo trimestre dell’anno è tradizionalmente favorevole per il rublo poiché le importazioni, i viaggi all’estero e i pagamenti del debito estero diminuiscono.
Venerdì il rublo è sceso a 103,7 contro il dollaro americano, dopo che la banca centrale ha annunciato che ritirerà parte del suo sostegno alla valuta nella prima settimana lavorativa del 2025 dopo le vacanze di Capodanno.
Gli analisti avevano previsto che la banca centrale avrebbe mantenuto il tasso di interesse di riferimento al 21% per tutta la prima metà del 2025, dopo aver sorpreso i mercati il 20 dicembre mantenendo i tassi invariati.
“Crediamo che nella riunione del 14 febbraio la banca centrale manterrà il tasso di riferimento al 21%. Riteniamo che i prestiti continueranno a rallentare, il che è in linea con le previsioni del regolatore per il 2025”, ha affermato Mikhail Vasilyev di Sovcombank.
La banca centrale russa ha alzato il tasso di riferimento al livello più alto degli ultimi 20 anni nel tentativo di frenare l’inflazione, che gli analisti prevedono al 9,8% quest’anno, e contrastare il surriscaldamento economico conseguente all’eccessiva spesa pubblica.
Gli analisti stimano che la crescita del PIL sarà del 3,9% nel 2024, un valore leggermente superiore alla loro precedente stima del 3,8%. Nel 2025, si prevede che la crescita economica rallenterà bruscamente all’1,6% a causa della stretta monetaria da parte della banca centrale.
Gli analisti prevedono che i tassi di inflazione scendano al 6,6%, più vicino all’obiettivo del 4% del regolatore, verso la fine del prossimo anno, consentendo alla banca centrale di tagliare il tasso di riferimento al 18% nel quarto trimestre del 2025.