Michel Polnareff è uno di quegli artisti che vediamo raramente e che parlano poco. Così, questo 2 dicembre, l’artista ha consegnato a intervista all’au parigino dalla sua casa a Palm Springs, California. L’opportunità per lui di gridarlo forte e chiaronon è andato in pensione. Al contrario, le cose si stanno muovendo per l’ottuagenario che ha liberato, lo scorso 18 novembre, a nuovo titolo intitolato Sescetera. Una canzone alla quale seguirà un album dallo stesso titolo il 28 febbraio.
Questo undicesimo album in studio sarà accompagnato da un tour. Lo precisa il comunicato stampa diffuso per l’occasionesarà intitolato Ultimo giro. Questo significa quindi che Michel Polnareff si prepara a fermare la scena? “Ah bene? Non l’ho mai annunciato. Queste parole non sono mie. Spero che questo non sia il mio ultimo album. La stampante ha commesso un errore. Il tour, lo stesso, è il “dietro”, non l’ultimo” specifica l’interprete di Lettera alla Francia. “Derrière tour” è, infatti, un cenno riferimento al suo controverso poster del 1972 dove ha fatto il suo Polnarevoluzione rivelandola alle spalle.
Questa nuova tournée canora inizierà il 3 aprile a Londra, inizierà in Francia con Printemps de Bourges il 15 aprile, passerà il 14 giugno all’Accor Arena poi il 28 giugno alla Decathlon Arena di Lille.
Michel Polnareff: svela i contorni del suo titolo dal titolo Sescetera
Come i nostri colleghi di pariginoil titolo è un “esercizio di stile sulla libertà sessuale e sul genere“. E, in effetti, quello che i suoi fan soprannominano l’Ammiraglio volevo divertirmi con questo titolo”perché siamo in un mondo che non è straordinario dal punto di vista dell’intrattenimento. La mia cosa non è descrivere la vita di tutti i giorni, ma elevarmi dal pianeta” dice. Per quanto riguarda i testi, Michel Polnareff aggiunge che lui interessato a modo suo all’attualità.
Questa notizia che lo ha ispirato così tanto è “il fatto che le preferenze sessuali siano pubblicamente mostrate” ha detto prima di specificare “ma non è una canzone che giudica o analizza. Sono sempre stato per la libertà sessuale” dichiara il padre di Louka, 14 anni. Lui che cantava Sono un uomo aggiunge che lo è sempre stato”abbastanza chiaro” sulla sua eterosessualità. Conferma: “La mia visione non è cambiata. Rispetto tutte le pratiche. Ognuno ha il diritto di fare quello che vuole con il proprio culo purché non lo faccia con il mio“. Questo è quello che dice!