Sette anni dopo la morte di Chester Bennington, il gruppo americano pubblica “From Zero”, l’attesissimo ottavo lavoro.
Sulla scia del singolo “The Emptiness Machine”, la sua sostituta Emily Armstrong offre una performance fenomenale.
Dopo un concerto tutto esaurito all’Arena La Défense di Parigi all’inizio di novembre, i californiani si esibiranno allo Stade de France l’11 luglio.
I Linkin Park sono sempre stati una band a parte. Approdato nell’autunno del 2000 al fondo dell’onda neo-metal iniziata da Korn, Deftones e pochi altri, l’album Teoria ibrida si è distinto dalla massa grazie ai suoi ritornelli super unificanti e alla magica complicità delle sue due voci. Da una parte il simpatico rapper Mike Shinoda, dall’altra il furioso cantante Chester Bennington, capace di passare dall’isteria totale alla melodia più pura in un batter d’occhio. Unendo il pensiero positivo dell’uno e gli intimi tormenti dell’altro, successi come “Papercuts”, “In The End” o addirittura “Crawling” ne fanno la colonna sonora di una generazione, vendendo da allora 32 milioni di copie.
Tre anni dopo, Meteora riproduce sostanzialmente la stessa formula prima che i suoi autori tentino nuovi orizzonti, senza mai raggiungere l’unanimità. Nel maggio 2017 è stata pubblicata la loro settima opera intitolata Un’altra luce non sorprende il suo orientamento pop, segnato dalla quasi totale assenza di chitarre. Il 20 luglio, quando i Linkin Park avevano appena iniziato un nuovo tour, Chester Bennington fu trovato impiccato nella sua casa in California. Un dramma che sconvolse milioni di fan e pose fine alla carriera del gruppo. Per sempre ? Ebbene no.
Una masterclass di 32 minuti
Sette anni dopo, i Linkin Park tornano sulla scena Da zeroun album architettato nel più grande segreto con Emily Armstrong, 38 anni, ex cantante dei Dead Sara, gruppo alternativo che non ha mai sfondato su larga scala nonostante l’appoggio di una certa Courtney Love. Dopo aver lasciato il batterista Rob Bourdon, fu sostituito da un certo Colin Brittain. Quando all’inizio di settembre fu annunciato questo ritorno ibrido, una manciata di fan gridò allo scandalo, credendo che nessuno avesse il diritto di sostituire Chester Bennington. Altri evidenziano i legami della giovane con la Chiesa di Scientology per squalificarla.
A questi Linkin Park 2.0 preferiscono rispondere in musica con “The Emptiness Machine”, un primo singolo avvincente che in poche ore scala al primo posto delle classifiche di tutto il mondo. Abile direttore d’orchestra, Mike Shinoda non ha cercato una controfigura vocale del suo defunto complice. Ma un timbro singolare e complementare al suo. Nella grande storia del rock, mai un gruppo importante ha sostituito il proprio cantante con una cantante donna. I Linkin Park lo hanno fatto… Ed è fantastico, come confermato Da zerouna vera masterclass di 32 minuti netti.
Dalla trionfante “Heavy is The Crown” all’irresistibile “Two Faced”, dalla struggente “Over Each Other” alla maestosa “Good Thing Go” passando per l’impennata “Overflow”, i Linkin Park offrono una sorta di meglio della loro discografia e sfrutta al massimo le sue diverse componenti, tornano notevolmente le chitarre abrasive di Brad Delson, il tutto trasceso da una produzione monumentale. Ma il fattore X è chiaramente Emily Armstrong.
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Consapevole o meno della responsabilità che incombe su di lei, la cantante offre una performance mozzafiato dall’inizio alla fine, sia che erutti in stile death metal nella mostruosa “Casualty” o che si dia nervosismo nel break a cappella della favolosa “Stched”. Con questo enorme disco, i Linkin Park inventano un futuro radioso, capace di riunire i nostalgici e le nuove generazioni nello stesso blocco. Dopo una prima tappa trionfale in Francia all’Arena La Défense di Parigi all’inizio di novembre, la resurrezione proseguirà allo Stade de France l’11 luglio.