Julien Doré si racconta sulla sua adolescenza solitaria

Julien Doré si racconta sulla sua adolescenza solitaria
Julien Doré si racconta sulla sua adolescenza solitaria
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Quattro anni dopo il successo diAmoreJulien Doré torna in forze sulla scena musicale con un nuovo album, intitolato ImpostoreUn’opera che contiene diciotto cover di successi cult che vanno da Sensualità da Axelle Red a Io Lolita di Alizée (titolo che aveva già ripreso al Nuova Stella e con il suo gruppo Dig Up Elvis), passando per Demoni di mezzanotte dal gruppo Immagini, Purché siano dolci di Mylène Farmer e Testi Testi in collaborazione con l’icona di Hollywood Sharon Stone. Nel bel mezzo di un tour promozionale, il papà felice è stato ospite del talk show Popcorndove ha avuto l’opportunità di discutere dei suoi inizi nel Nuova Stellail suo nuovo album, ma anche il suo passato da adolescente solitario.

Julien Doré: le sue rare confidenze sulla sua adolescenza solitaria da figlio unico

Di fronte allo streamer Domingo, Julien Doré si è lasciato andare a qualche confidenza sulla sua adolescenza solitaria e in particolare su come il suo amore per i videogiochi e i disegni lo abbia portato a costruire un universo separato nella musica francese. “Quando sei figlio unico e le cose non vanno tanto bene alle medie o alle superiori e non hai davvero amici o una ragazza, non hai un legame che ti faccia sembrare come gli altri amici che ammiri. Ho pensato tra me e me: “No, ma è pazzesco, perché non ce l’ho così facile? Perché ho l’impressione che le ragazze non mi guardino?” Quindi il rifugio è la stanza e lo sapevo da molti anniconfidò l’uomo che dedicava il suo tempo libero al Mega Drive, alla chitarra e al disegno.

Julien Doré: “Questo rifugio mi ha aiutato a capire meglio gli altri e a capire me stesso”

La sua passione per i videogiochi, la chitarra e il disegno lo hanno aiutato a costruire un universo creativo unico, che è oggi la chiave del suo successo. Ho capito che questi mondi interiori che avevo costruito […] ho dato qualcosa per oggi. Mi rendo conto che tutto questo mi ha aiutato a esprimere la mia sensibilità. […] Questo rifugio mi ha aiutato a capire meglio gli altri e a capire me stesso.”continuò rivolto a Domingo, prima di rivolgere un pensiero a coloro che hanno sperimentato questa sensazione di solitudine.

Articolo scritto in collaborazione con 6Médias

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