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La Ducati impara dalla stagione, Francesco Bagnaia può guardare al 2025 con serenità

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Da diverse stagioni la Ducati ha sbaragliato ogni concorrenza in MotoGP. Prestazioni incredibili che sottolineano la superiorità del produttore italiano. Solo per questo 2024, le Rosse hanno vinto tutto sul loro cammino: diciannove vittorie su venti Gran Premi, con la ciliegina sulla torta, sedici successi tra sprint e qualifiche. Queste imprese sono state realizzate nella maggior parte dei casi da Francesco Bagnaia e Jorge Martin, i due protagonisti di questo anno di colpi di scena assolutamente pazzesco.

Al termine della finale di Barcellona lo scorso fine settimana, è stato il madrileno a mostrarsi il più forte conquistando il titolo di campione del mondo. Un vero successo per Ducati tra il pilota incoronato e la Casa. Ma per Pecco Bagnaia la pillola ha avuto più difficoltà a passare. Nell'era moderna della massima categoria, il torinese fu l'unico a conquistare più di dieci vittorie senza corona mondiale a fine stagione. Un triste primato che interrompe la serie dei due titoli italiani.

Un anno di successi per Pecco Bagnaia

In un'intervista alla stampa, Luigi Dall'Igna ha parlato delle prestazioni ottenute da Francesco Bagnaia al termine di questa stagione. Il capo del programma Ducati ha ricordato due cose: la sua velocità e la sua costanza.

“Come puoi essere triste dopo una stagione come questa? Penso che ci siano molte persone che hanno più problemi dei ragazzi della Ducati in questo paddock. Fu comunque una stagione incredibile e la squadra rossa fu quella che lottò fino alla fine per gli ultimi quattro scudetti e ne vinse due. Quindi cosa dovrei dire? La regolarità c'è. La vittoria è importante per le persone, è importante per me, per Pecco e per le persone che lo circondano, ma per il marchio e i nostri sponsor credo che la cosa più importante sia rimanere competitivi e protagonisti nel tempo e penso che ce la faremo. BENE. Penso che la cosa più difficile da trovare per un pilota sia la velocità. Pecco però ha dimostrato di avere velocità vincendo 11 Gran Premi.

E' vero, ha commesso qualche errore durante la stagione, ma se ci penso un po' sono tutte cose risolvibili secondo me. Credo quindi che Pecco possa guardare al 2025 con serenità. Un campione deve anche saper perdere e Pecco ha già ampiamente dimostrato di essere un campione. Cosa dire? Nella vita a volte vinci e a volte perdi. L'importante è essere stato protagonista e un pilota che vince 11 gare è ovviamente protagonista in questo campionato. Ha fatto cose meravigliose e credo che abbia regalato emozioni a tutti i nostri tifosi. Ovviamente è stato diverso rispetto a quando a vincere era Pecco, soprattutto perché a vincere era un pilota che, il giorno dopo, avrebbe preso una strada diversa. Credo che la sensazione di vivere qualcosa di diverso sia stata dettata principalmente da questo.”

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In breve

Per la prima volta nella storia dell'era moderna della MotoGP, un pilota non vince il titolo iridato con più di dieci vittorie. Questo triste primato va a Francesco Bagnaia, vice campione di questa stagione 2024 Il boss del programma Ducati, Luigi Dall'Igna, ricorda solo una cosa, la velocità dell'italiano.

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