In seguito alla tragedia che ha colpito Valencia martedì 29 ottobre, come sappiamo, il Gran Premio della Comunità Valenciana di MotoGP è stato annullato, e l'ultimo appuntamento della stagione si svolgerà su un altro circuito, in questo caso quello di Barcellona-Catalogna,
Sì, ma questo non significa che volteremo pagina e dimenticheremo subito Valencia e i suoi sfortunati abitanti, che per anni ci hanno accolto con gentilezza!
Valenza, Cheste dov'è il circuito?
chiva nelle vicinanze per attività notturne,
Dolcezza l'aeroporto, Bonaire il centro commerciale dove vivono molte squadre,
erba medica dove abbiamo i nostri quartieri durante i Gran Premi, sono nomi noti a tutti gli appassionati francesi abituati a concludere la stagione della MotoGP sotto il sole spagnolo che normalmente rende gustose le famose arance delle huertas valenciane.
Ma quest'anno, questa regione, che è la culla delle competizioni motociclistiche urbane in Spagnaassume purtroppo il ruolo disastroso di essere il luogo più colpito dall'incredibile maltempo che ha devastato l'ovest e il sud di Valencia.
Si annuncia un bilancio provvisorio di 217 morti, senza dubbio non definitivo, che ha provocato l'ira degli abitanti nei confronti del re Filippo di Spagna, venuto a constatare i danni sul posto, mentre le autorità sono accusate di non aver avvisato tempestivamente e di aver ritardato invio di aiuti.
Tuttavia, se tutti fossero consapevoli del riscaldamento globale, chi avrebbe potuto prevedere che in un giorno sarebbero caduti 700 mm di acqua, ovvero 700 mm di acqua? l'equivalente di quasi un anno di pioggia ?
Nel 1957, Valencia ha già sperimentato una grande siccità del Túriail fiume che attraversava la città, provocando 80 morti, in seguito al quale il generale Franco ordinò la completa deviazione del suo letto costruendo un gigantesco canale a sud della città, il “Piano Sud”.
Conosciamo bene il canale, avendolo incontrato tutti i giorni durante il Gran Premio di fine stagione: costruito tra il 1969 e il 1973, misura 11 chilometri, da “Quart de Poblet” al Mediterraneo, ma soprattutto ha una portata di 5000 m³/s grazie alla sua faraonica larghezza di diverse centinaia di metri.
Oggi, il vecchio letto del Turia si trasforma in rigogliosi giardini vicino alla Città delle Arti e delle Scienze…
Dalla sua creazione fino allo scorso anno, abbiamo sempre saputo che il canale meridionale era asciutto. La settimana scorsa ha straripato, allagando tutta la periferia sud di Valencia!
La tragedia è incommensurabile, ma forse c'era scampato di peggio, perché Valencia ha la diga di Forrata, nel comune di Yatova, una ventina di chilometri a ovest. Costruito anch'esso per ordine del generale Franco nel 1969 per fungere da riserva irrigua, ha resistito alla DANA (“Depresión Aislada en Niveles Altos”, depressione isolata d'alta quota, o gocce fredde) della settimana scorsa, evitando così la distruzione del La deviazione “Quart de Poblet” e l'impennata del suo contenuto di 37 miliardi di litri d'acqua sugli 820.000 abitanti della città… Tremiamo, solo all'idea degna di un blockbuster!
Oggi, estremamente uniti e coraggiosi, i Valencien sono ancora nel fango, alla ricerca dei dispersi (soprattutto nei parcheggi sotterranei), ed era inconcepibile che il Gran Premio potesse svolgersi in queste condizioni, anche se il circuito stesso alla fine è stato principalmente colpito dalla distruzione del suo accesso durante il disastro (vedi sotto).
Ma senza nemmeno parlare delle difficoltà materiali, sarebbe stato odioso provare il minimo piacere accanto a tanti drammi e sfortune, e i piloti della MotoGP si sono mostrati esemplari in questo senso, in particolare Marc Marquez et Francesco Bagnaiaquest'ultimo addirittura annunciando che non avrebbe partecipato, anche a costo di perdere ogni possibilità di conservare il titolo.
“Valencia 2024” assume quindi un significato sinistro ma non lo dimenticheremo e non vediamo l’ora di tornare nella Comunità Valenciana per contribuire alla sua ripresa. Del resto, lo riconosciamo senza mezzi termini, è proprio grazie a questa regione della Spagna che oggi ci appassioniamo alle competizioni motociclistiche…
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