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MotoGP, Giappone J3, Johann Zarco (Honda/11): “Avevo ancora un sorrisetto (ride)”

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Nonostante le difficoltà incontrate nello Sprint del Gran Premio del Giappone di MotoGP, Johann Zarco non è tipo da arrendersi.

E questo gli è riuscito piuttosto bene perché, anche se non è riuscito a trarre vantaggio nell’ultima parte di gara gestendo meglio la gomma posteriore, i recenti progressi della RC213V, nonostante una pista sfavorevole, gli hanno permesso di per risalire Fabio Quartararo in 11a posizione, per poi superarlo all’uscita dell’ultima curva quando, ancora una volta, è rimasto senza benzina.

Al microfono di Canal+ racconta la sua corsa sulla scia del connazionale: “Ci siamo seguiti e lui ha mantenuto bene il suo ritmo. Abbiamo visto che potevamo tornare ad Aleix e Miller. E penso che, come me, sapesse che soprattutto Miller avrebbe avuto difficoltà a fine gara perché in generale consuma parecchio la gomma posteriore. Ma non sono riuscito ad avvicinarmi a Fabio o provare a superarlo e poi magari attaccare gli altri. In realtà è difficile: a un certo punto ti ritrovi un po’ bloccato perché la gomma anteriore sta accumulando molta pressione e questo ha un grande impatto sulla frenata, non puoi frenare più tardi. Appena provi un po’, senti che la moto ti spinge e puoi perdere la curva, e appena perdi una curva, beh, perdi molto tempo. Quindi ho provato a controllare, ma mi aspettavo un po’ meglio con la gamma media posteriore. Alla fine non ho avuto alcun vantaggio a metà gara e ho comunque faticato un po’ alla fine. Fabio, ha avuto un problema di benzina in uscita dall’ultima curva. Sorprendente ! Esco, cerco di uscire bene, dicendomi che forse avrò un po’ più di trazione, e poi la sua moto ha fatto “Wow”, quasi si è fermata. Avevo ancora un piccolo sorriso (ride) perché 11 è sempre meglio di 12. È bello. Ci siamo avvicinati, lì abbiamo corso con la Yamaha, abbiamo finito con una KTM che è Miller, anche Aleix non era lontano. Abbiamo avuto quasi i loro stessi problemi, diciamo, in termini di usura delle gomme. È stato un po’ difficile perché speravo in un secondo vento in gara che non sono riuscito a ottenere”.

Il prossimo Gran Premio si svolgerà sul circuito di Phillip Island in Australia, luogo della sua unica vittoria in MotoGP. Bei ricordi, ma soprattutto un percorso ricco di lunghe curve su cui il francese punta molto per fare un passo in più…

“Beh forse può essere un po’ come Mandalika: se teniamo gli altri li seguiamo, perché sempre quando siamo dietro agli altri, anche se la nostra aerodinamica è migliorata, risparmiamo energie ed è più facile andare veloce quando sei vicino a qualcuno, come se questo eliminasse tutta l’aerodinamica. Non è un vantaggio in frenata essere dietro a qualcuno, ma in Australia non è questo il problema della frenata. E spero che il tempo sia bello, perché quando fa un po’ troppo freddo e tira vento è difficile gestirlo. Ma sì, bei ricordi e dirmi “se sono le stesse sensazioni di Mandalika, beh vale la pena resistere per provare ad essere di nuovo nella top 10”. Faccio fatica a capire che possiamo davvero fare meglio perché siamo ancora un po’ indietro, e abbiamo questo deficit in accelerazione, che l’anno scorso, casualmente, a Phillip Island, ero forte in accelerazione, e infatti controllavo la mia per tutta la gara, e quando gli altri avevano le gomme davvero distrutte, sono riuscito a prendere il vantaggio. Sarà lo stesso caso quest’anno, ci saranno problemi di usura delle gomme e, se riesco a farcela, beh è chiaro che vedo che ho ancora l’attacco, la voglia e all’improvviso non voglio mollare. Ma lo stesso, devi attaccare, devi vedere, ma sì, spero un po’ meglio che qui a Motegi”.

Risultati del Gran Premio del Giappone MotoGP 2024 a Motegi:

Credito per la classifica: MotoGP.com

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