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Di Giannantonio stringe i denti e non vuole pensare all’operazione

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Fabio Di Giannantonio soffre da quest’estate. Già infortunato alla spalla destra dopo una caduta al Sachsenring, si è lussato la spalla sinistra in una caduta al Red Bull Ring, provocando un danno al cercine glenoideo (una cartilagine della spalla sinistra), che probabilmente richiederà un’operazione che lui fa di tutto per rimandare.

Prima del GP d’Indonesia, ha indicato il pilota della VR46 “sopravvivere” attualmente sulla sua moto, anche se preferirebbe prendersi due mesi di pausa per il bene della sua spalla. Una pausa del tutto impensabile ai suoi occhi con la serie di gare di fine stagione. Farà quindi il punto dopo il GP del Giappone ma per il momento il suo obiettivo è presentarsi al via di ognuna delle ultime sei gare dell’anno.

“Quando corro penso solo alla competizione ed ero totalmente concentrato su questo fine settimana [en Indonésie]sarà così anche il prossimo fine settimana“, ha spiegato Di Giannantonio, pur avendo fatto capire fin dai primi accertamenti che così era “della prima corsa sulla quale [il] se sentai[t] davvero limitato fisicamente” tra dolore e mancanza di forza.

“Finché non faccio niente [pour soigner l’épaule]Voglio dare il massimo in pista e non pensare ad altro”, ha continuato alla fine del fine settimana. “Avremo appuntamenti con i medici dopo queste gare e vedremo meglio la situazione ma per il momento è tutto sotto controllo. In questa fase non ho bisogno di alcuna operazione o altro, stiamo pianificando il resto ma ad oggi non c’è stata alcuna operazione”.

Se Di Giannantonio adotta questo approccio è perché sa che un intervento lo terrebbe lontano dai circuiti per un certo periodo, mentre la MotoGP è nel cuore di un periodo di sei gare in sette fine settimana: “Certo è che se ci sarà un’operazione sappiamo che i tempi di convalescenza sono molto lunghi quindi se dovesse essere fatta bisognerà saltare qualche gara quest’anno. Ma per il momento non è questo il piano”.

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Fabio Di Giannantonio

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Prima dell’inizio del weekend di Mandalika, Di Giannantonio ha dichiarato di andare avanti quotidianamente con il suo infortunio, senza mai poter realmente anticipare l’evoluzione delle sue condizioni. Domenica non ha quindi cercato di salvarsi negli otto giri completati prima della caduta.

“Diciamo che adesso, ogni volta che facciamo una gara, non sappiamo quale sarà la mia condizione alla fine. L’obiettivo era fare il massimo e alla fine, quando la gomma si deteriorerà e sarò più docile con la moto, forse riuscirò a salvarmi”.

La situazione è tanto più difficile perché tra una gara e l’altra Di Giannantonio deve più preservare la spalla che migliorare realmente la condizione fisica: “Sono ormai quasi due mesi che non mi alleno come vorrei. Devo allenarmi risparmiando energie, oppure risparmiando mobilità per la spalla, ecc. Quindi non mi alleno adeguatamente per la MotoGP”.

“Mi sto allenando, ma mi sto anche riprendendo, quindi dopo un lungo periodo di tempo perdi la forma fisica. Quindi sono nella peggiore forma fisica, e sono ancora un po’ dolorante, quindi sta peggiorando un po’, anche se mi sto riprendendo dalla spalla. Quindi sì, è un po’ difficile, ma non mi arrendo, dobbiamo provarci e quindi spingiamo”.

Con Luca Bartolomeo

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