Sì, sono parole forti ma questa è la realtà, in Honda, in MotoGP. È infatti un pilota appena arrivato, al timone di una macchina gestita da una squadra satellitare, a fungere da riferimento. Di fronte a piloti ufficiali tra cui Joan Mir, campione del mondo della categoria regina nel 2020. Johann Zarco è riuscito a padroneggiare la Honda meglio di chiunque altro e più la stagione avanza, più il francese si avvicina al vertice della gerarchia.
MotoGP: La Honda deve migliorare nelle partenze
Tuttavia, senza queste partenze spesso catastrofiche, JZ5 avrebbe chiaramente più punti sul cronometro. Così, a Mandalika lo scorso fine settimana, è sicuramente il settimo posto conquistato da Fabio Quartararo che avrebbe potuto puntare. Ma da questo Gran Premio d’Indonesia della MotoGP sappiamo che il problema viene dalla moto giapponese, come ha spiegato Johann lo scorso fine settimana su Canal+.
Limitare quindi il più possibile la perdita del posto al fischio d’inizio sarà la sfida principale per il pilota LCR, nell’ottica di registrare il miglior risultato possibile.
“Sono felice. Abbiamo perso un po’ di tempo all’inizio della gara, ma poi avevo buone sensazioni. Oggi sono riuscito ad avvicinarmi ad alcuni dei rivali più forti ed è stato divertente. Soffriamo ancora per la mancanza di accelerazione, che mette a repentaglio il nostro lavoro in alcuni settori. Ho cercato di non perdere la concentrazione e di finire la gara con il miglior risultato possibile, perché ne avevamo bisogno. Dopo questo fine settimana sono sicuro che questi siano i primi passi per continuare a migliorare la nostra moto nella giusta direzione ».
A Motegi, da venerdì prossimo, la pioggia potrebbe dare una piccola spinta al tricolore, che avrebbe così l’opportunità di partire meglio, sul bagnato, sia durante lo sprint che nel Gran Premio del Giappone vero e proprio, domenica …
Articolo pubblicato il 02/10/2024 alle 5:35
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