Il suo clan è legato a una notizia che ha avuto ripercussioni sulla sua vita

Il suo clan è legato a una notizia che ha avuto ripercussioni sulla sua vita
Il suo clan è legato a una notizia che ha avuto ripercussioni sulla sua vita
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Arthur presenta un nuovo numero di Grande competizione, trasmesso questo martedì 14 gennaio 2025 alle 21:10 su TF1. E non uno qualsiasi poiché è a edizione speciale dedicata all’operazione Pezzi Gialli, che opera a sostegno dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati.

Questa serata, la conduttrice la trascorrerà al fianco di numerose personalità, tra cui Isabelle Nanty. L’opportunità di interessarsi all’attrice (che altri non è che la moglie di Jeff nella saga I Tucchi), in particolare a questa intervista che ha recentemente rilasciato ai nostri colleghi di 7 giorni televisiviin occasione della trasmissione del 31 dicembre su TF1 di Panico a 31 anniun film per la TV ambientato al Pacha Club, una discoteca provinciale in bancarotta.

Isabelle Nanty ha rivelato alla rivista perché non frequentava molto le discoteche quando era più giovane. E il motivo è abbastanza drammatico: “Sono stato educato ad essere ossessionato dalle scatole. La figlia del mio padrino è morta in un incendio in una discoteca, 5-7, a Saint-Laurent-du-Pont (nell’Isère, ndr), una grande notizia degli anni ’70. Ero piccola e le storie mi segnavano.”

Incendio del 5-7, un disastro divenuto tragicamente famoso

Quando ero abbastanza grande per andare in discoteca, i miei genitori facevano una faccia così! Ci sono stata due volte in vita mia, ma sempre attaccata alle uscite di emergenza: c’è un’atmosfera più divertente! Quindi non sono mai andato alle feste parigine. Mi sembra che mi sia sfuggito qualcosa!“, ha continuato, lei che è stata vittima anche lei di uno scandalo sanitario.

Questo incendio è diventato, purtroppo, piuttosto famoso, soprattutto perché ha causato 146 vittime. Solo pochi sopravvissuti riuscirono a fuggire nei primi secondi dell’incendio. Nel corso delle indagini è emerso che i gestori del locale hanno mentito su numerosi punti della concessione edilizia e sono state constatate 68 violazioni del codice di sicurezza.

Le autorità responsabili del rispetto di tali norme e le persone coinvolte nel cantiere sono state tutte condannate a pene detentive brevi con sospensione della pena. Si ricorda infine che la vicenda ha avuto ripercussioni sull’applicazione delle norme di sicurezza per gli esercizi aperti al pubblico in Francia.

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