Le voci riguardanti un possibile ritiro di KTM dalla MotoGP stanno causando grande preoccupazione all’interno del paddock. Mentre la precaria situazione finanziaria del produttore austriaco solleva interrogativi sulla sostenibilità del suo impegno ai massimi livelli delle corse motociclistiche, le dichiarazioni del pilota della VR46 Ducati Fabio Di Giannantonio riflettono l’importanza della presenza del marchio austriaco nel campionato.
Le recenti difficoltà finanziarie di KTM AG
hanno sollevato preoccupazioni sul futuro della casa austriaca in MotoGP. Mentre le voci suggeriscono un possibile ritiro dopo il 2025, Fabio Di Giannantoniofuturo pilota della Pertamina Enduro VR46, ha espresso le sue opinioni in un’intervista a GPOne.com.
Versare Di Giannantoniovedere KTM lasciare il campionato sarebbe un duro colpo, non solo per la competizione, ma per lo sport nel suo insieme. “ Non penso che sia un bene per il nostro sport. Vorrei che ci fossero quanti più costruttori possibili. Avere più concorrenza lo è
buono per il supporto dei tifosi e per lo sport nel suo insieme. »
L’italiano sottolinea l’importanza della diversità dei produttori, che rende le vittorie più significative e coinvolgenti per piloti e ingegneri. “ E’ bello vincere quando l’ingegnere e il pilota hanno fatto del loro meglio.
Non è mai bello vincere o essere migliori solo sulla carta. »
Fabio Di Giannantonio: «
la rivalità è sempre importante; fa parte del gioco »
Con le sue prestazioni agonistiche e il suo ruolo di sfidante contro colossi come Ducati et
HondaKTM ha contribuito ad alzare il livello del campionato. Di Giannantonio spera che il produttore superi le sfide attuali: “ Spero che da parte loro non ci siano problemi e che il loro progetto MotoGP vada avanti perché è importante. »
Per lui l’essenza della MotoGP risiede nell’intensità delle battaglie in pista. “ La rivalità è sempre importante; Fa parte del gioco. Ma è più bello vincere con un sorpasso all’ultima curvae – ecco di cosa si tratta. »
La prospettiva di perdere KTMche ha ottenuto numerose vittorie e titoli in diverse discipline, ricorda il brutale ritiro di Suzuki nel 2022. Versare
Di Giannantoniouna MotoGP con meno costruttori comprometterebbe lo spirito stesso della competizione.
Mentre KTM deve affrontare una profonda ristrutturazione, il suo futuro in MotoGP rimane incerto. Ma come sottolineato Fabio Di Giannantoniola presenza del produttore è essenziale per lo sport, sia per i tifosi che per la competizione in pista. Se KTM riesce a stabilizzare la propria situazione finanziaria, è certo che la loro partecipazione continuerà ad arricchire l’esperienza della MotoGP.
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