L’Hachimaki di Gonzales dà fastidio ai cinesi di QJ.

L’Hachimaki di Gonzales dà fastidio ai cinesi di QJ.
L’Hachimaki di Gonzales dà fastidio ai cinesi di QJ.
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Prima della seconda guerra mondiale, il Giappone considerava la Cina un suo territorio, l’imperialismo da sempre, questo cancro di tutte le società a partire da Alessandro Magno… Nel 1937, probabilmente su ordine, i soldati giapponesi si impegnarono in uno dei più grandi massacri della storia, il Il numero delle vittime è stimato in 300.000, il fenomeno è soprannominato lo Stupro di Nanchino. Città geograficamente vicina a Shanghai e Wenlin, quest’ultima è la sede della QJ Motors. Comprendiamo quindi, contrariamente a quanto sperano i regimi che praticano o hanno praticato il genocidio, che la memoria non scompare. Ma Hachimaki è in vendita ovunque in Giappone, su Internet in tutto il mondo, è anche sinonimo di coraggio e volontà, ecco perché Manu Gonzales lo ha indossato durante il GP del Giappone, probabilmente pensando di onorare il Paese, al suo primo GP motociclistico la vittoria è forse un segno del destino. Tuttavia, quando si ha un potente sponsor cinese, esporre questo segno è un po’ l’equivalente di un simbolo vietato in Francia o in Europa. Quindi non è stata una buona idea, probabilmente ha comprato questa fascia per pochi yen in uno stand a Motegi, il preparatore di moto GP non ti richiede di passare l’aggregazione dello storico e quindi nessuno che gli riferisca sulla linea del punto di partenza che sarà disapprovato. Molto disapprovato. QJ avrebbe inviato una richiesta per estromettere il giovane pilota del team Gresini per aver indossato questo cartello. Con queste stronzate sui social qualunque pazzo nazionalista può mandare qualunque cosa, Gresini controlla la provenienza di questo messaggio ma quello che è certo è che dà fastidio a chi portare soldi ad una squadra è un gesto molto maldestro. Lo sport non ha odore, lo sappiamo, ma tra i cinesi il nazionalismo è sempre presente, anche nello sport. È presente anche altrove, ma nel cosiddetto Regno di Mezzo è decisamente malaticcio. Se aggiungiamo che in questo momento l’Europa sta cercando di tassare eccessivamente le auto elettriche cinesi che stanno inondando i mercati mondiali (non solo poco costose da costruire ma ampiamente sovvenzionate dallo Stato), l’Hachimaki che arriva esattamente nel mezzo di una guerra commerciale mondiale, davvero un pessima idea… Povero Manu, l’innocente Manu travolto in un vortice nazionalista che, secondo lui, non lo riguardava…

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