Atletico Madrid: Sorloth e Griezmann: vere minacce

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Noppure diventa ancora una questione di stato, ma c’è un certo rumore (a volte non aiuta Samu Omorodion gli obiettivi rientrano Porta svolgendo la stessa funzione di riferimento dell’attacco) sulla prestazione realizzativa del Alessandro Sorloth in esso Atletico. Lascia anche alcuni dubbi sul tempo rimasto Griezmann marcando le differenze dopo aver lasciato la debacle di mercoledì scorso Lisbona senza lasciare traccia. Tuttavia, in pochi posti come San Sebastiano Sanno che nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. I due periodi del norvegese come txuriurdin e l’aver dato alla luce una star mondiale come il francese non sono gli unici motivi per prendere coscienza che entrambi sono minacce piuttosto che Reali.

Un assassino spietato

La sua doppietta in otto minuti all’esordio estivo con la maglia dell’Atlético Hong Kong e il suo gol nella prima giornata della Liga lasciava intendere che Sorloth sarebbe stato il marcatore che non si vedeva dai tempi della Falcao, Diego Costa o Luis Suárez. Le aspettative da allora sembravano crollare visto che non avrebbe più trovato la rete, ma dietro il suo unico gol si nasconde un dato più che incoraggiante: il norvegese risponde al profilo di un killer freddo e implacabile nei confronti delle sue ex squadre. Quindi, se il suo unico gol da rojiblanco fosse avvenuto in La Ceramicanella sua unica visita a San Sebastián difendendo i colori del Villarreal avrebbe dato il tocco finale ai suoi vecchi tifosi firmando il definitivo 1-3 subito dopo un gol di Mikel Merino ci ha fatto sognare il 2-2.

Per segnare, ha segnato anche lui allo stesso Atlético sia nelle sue due avventure al Real che nel suo periodo al Villarreal. Né più né meno di quattro gol in sette partite che già lasciavano prevedere che avrebbe lottato, come l’anno scorso, per il Pichichi e il suo successivo salto verso il Metropolitano.

Sorloth: “Quando sono arrivato in Spagna speravo di segnare abbastanza gol per poter giocare nell’Atlético”Atletico Madrid

Ha avuto molta meno misericordia Griezmann con il club che gli aprirebbe le porte Ponte quando le sue condizioni furono messe in discussione nella sua Francia nativo per finire per dargli un nome nel calcio professionistico 15 anni fa. Lui 26 settembre 2009 Per essere più precisi, quando il piccolo Antoine confermò che l’etichetta di genio non gli bastava, approfittando della sua prima proprietà per mano di Martin Lasarte firmare il suo primo gol ufficiale con il Real, contro il Huesca in seconda e appena 18 anni, lasciando un record sul suo passaporto.

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Dopo cinque anni dentro Anoeta Passando dalla promessa alla realtà, la sua trasformazione nel capocannoniere della storia dell’Atlético lascerà fino a otto gol dolorosi: ha segnato il suo Real fin dal suo primo anno sotto la guida di un Simeone che lo trasformerebbe in un calciatore totale fino allo scorso anno. Anche durante le sue due visite ad Anoeta quando perse il sorriso mentre si iscriveva al Barcellonadimostrando così che non esiste cuneo peggiore di quello dello stesso legno…

Galán, un’altra vecchia conoscenza sulla scena

Dopo essere rimasto all’Atlético e non aver trovato un’altra destinazione in estate per partire in prestito come aveva fatto al Real a gennaio, Galante si godrà la sua prima partenza oggi contro a Imanol che l’anno scorso l’hanno usato fino a 18 volte.

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Il terzino ha finito per guadagnarsi un posto con Simeone dopo aver fatto irruzione nel derby contro i Madrid e dare a Correa 1-1 assistenza. Curiosamente ne diede uno anche come txuriurdin.

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