L’AC Milan affronterà un grande test di Champions League stasera quando affronterà il Bayer Leverkusen alla BayArena, una squadra che ha investito quasi tutti quelli che ha affrontato la scorsa stagione nel percorso verso una doppietta di campionato e coppa.
L’edizione di questa mattina de La Gazzetta dello Sport dedica una rubrica alla partita dal titolo: ‘Milan senza paura. Difesa, Fofana, dribbling e… Abraham per far male al Bayer. Morata non è al meglio: va in panchina, Loftus-Cheek scalda. Il Leverkusen è una macchina da gol ma subisce’.
Paulo Fonseca sa che non basterà provare a sbarrare il passaggio alla porta di Mike Maignan per ottenere un risultato positivo. Vuole vedere una squadra coraggiosa che domina con il pallone anche in Europa, dove l’asticella è alzata rispetto alla Serie A.
C’è ancora del lavoro da fare per arrivare a certi livelli ma capiremo molto quanta strada ha fatto la squadra rispetto alle difficoltà di inizio stagione visto che l’attesa ha interrotto il periodo di dominio del Bayern Monaco.
Non poter schierare Alvaro Morata dal primo minuto (con ogni probabilità partirà dalla panchina), complica i suoi piani, ma non vanifica le chance dei rossoneri che hanno ancora modo di mettere in difficoltà i tedeschi.
Genera pressione
Se l’attaccante spagnolo sarà solo in panchina, Ruben Loftus-Cheek giocherà al suo posto. Con l’inglese sarà più complicato schierare il 4-2-4 in fase di non possesso palla che impedisce l’accumulo avversario.
Anche l’Inter ha dovuto farci i conti e si è trovata di fronte a una linea composta da Pulisic, Morata, Abraham e Leao, e ha passato meno palla. Se Alvaro fosse stato al 100% l’idea sarebbe stata anche questa, ma ora bisogna trovare una variazione sul tema.
È probabile che il primo comandamento sarà sempre quello di premere, almeno all’inizio della fase di costruzione, ma sarà necessario arretrare velocemente per non lasciare troppo spazio tra le righe.
Con Fofana in mezzo al campo il Diavolo ha ritrovato l’equilibrio che era mancato nelle prime partite, ma il francese non può fare tutto da solo. Il Bayer costruisce con i tre difensori più i due centrocampisti centrali e in particolare Xhaka ha il compito di coinvolgere Wirtz.
Ecco perché ci vorrà tanta corsa per rallentare la circolazione della palla in fase di possesso palla dei padroni di casa, una squadra che è una macchina offensiva come dimostrano i 13 gol segnati nelle ultime quattro partite, da qui la richiesta di Fonseca. per una prestazione difensivamente perfetta.
Gli errori visti contro Parma, Lazio e Liverpool sarebbero fatali e alla BayArena il rischio che il Milan si renda ridicolo sarebbe alto.
Usando la palla
Pensare al pareggio però non è nel DNA di Fonseca. Ecco perché l’altro diktat sarà difendere tenendo palla; per spezzare il ritmo degli avversari e costringerli a correre all’indietro.
Il modello Atalanta – che nell’ultima finale di Europa League ha aggredito i tedeschi con un uno contro uno su tutto il campo – non è replicabile perché le caratteristiche fisiche e tecniche dei rossoneri sono diverse da quelle della Dea.
Questo però non vuol dire che con coraggio non riescano a muovere il pallone, sfruttando i cambi di gioco per attivare Theo e Leao sulla sinistra. Abraham avrà il compito di creare gli spazi che è solito aprire Morata e lì dovranno inserirsi il terzino francese, il portoghese ma anche i centrocampisti.
Segnare sarebbe importante per confermare che il Bayer non è invulnerabile (come dimostrano i 10 gol subiti in Bundesliga), ma anche per far capire che l’impresa non è così impossibile come sembrava tre settimane fa.
>Usare l’energia
Altro punto fondamentale sarà l’energia fisica, strettamente legata all’energia mentale. Il Milan arriva alla seconda partita di Champions League dopo aver battuto venerdì il Lecce, partita vinta grazie a cinque minuti di fuoco alla fine del primo tempo e ad un recupero controllato.
I rossoneri hanno avuto un giorno di riposo in più rispetto al Bayer Leverkusen, che sabato ha dovuto strappare un punto fuori casa contro il Bayern Monaco, rivale per il titolo. Questo potrebbe essere un aspetto significativo, soprattutto se i tedeschi a volte sono costretti a inseguire e non dominano le fasce con Frimpong e Grimaldo.
È quanto ribadirà Fonseca nella riunione della squadra di oggi. Sarà una vera chiamata alle armi, e la speranza è che per gli uomini di Xabi Alonso sia più complicato sfondare, creando occasioni dall’altra parte.