Vampate di calore su caldaie a gas. Un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 dicembre modifica l'aliquota IVA in vigore portandola dal 5,5% al 10% a partire dal 1° gennaio 2025. Questo decreto del 4 dicembre elenca le varie apparecchiature di isolamento o riscaldamento ammissibili all'IVA al 5,5%. Le caldaie a gas THPE (altissima prestazione energetica) che fino ad ora facevano parte di questo elenco non compaiono più in questo elenco. L'aumento di questa tassa riguarda sia il materiale che l'installazione di queste caldaie.
Inizialmente, la legge finanziaria 2025 prevedeva di aumentare l’Iva sulle caldaie a gas al 20%. Con la caduta del governo Barnier la legge venne dimenticata. Beh, almeno temporaneamente? L’idea ovviamente è ancora nell’aria. “Per decreto possiamo passare solo da un’aliquota ridotta a un’altra aliquota ridotta”, indica il Ministero della Transizione ecologica. Francia occidentale.
La professione arrabbiata “nella sostanza” così come “nella forma”
L'articolo 2 del decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede che “per le operazioni che siano state oggetto di un preventivo datato, accettato da entrambe le parti e che abbiano dato luogo a un deposito riscosso anteriormente al 1° gennaio 2025, l'aliquota dell'Imposta sul valore aggiunto pari a Alle opere ammissibili resta applicabile il 5,5%”.
Il provvedimento dà fastidio alla professione. Come Cirillo Radici, direttore generale dell'Unione nazionale delle imprese di manutenzione dell'ingegneria climatica (Synasav). “Sia nella forma (approfittando della vigilia di Natale) che nella sostanza (discriminazione delle popolazioni con basso potere d'acquisto), Synasav non può che deplorare questa brusca flessione normativa imposta alla professione. »
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Il sindacato spiega di essere “riuscito a mantenere l'aliquota ridotta del 5,5% per i servizi di manutenzione e riparazione delle caldaie. […] Ma fino a quando? », chiede.
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