Di Anne Pinsolle
Pubblicato
22 dicembre alle 15:14
La deputata europea Manon Aubry ha stilato la sua lista di Babbo Natale su Instagram questa domenica 22 dicembre. Un elenco piuttosto lungo che alterna derisione e attacchi diretti, in particolare contro Emmanuel Macron.
Non è un segreto che Manon Aubry non apprezzi le politiche di Emmanuel Macron. Non esita mai a criticare le sue azioni o i suoi discorsi. Dopo il voto sulla mozione di censura e le dimissioni del governo di Michel Barnier, poi la nomina di François Bayrou a primo ministro, l'eurodeputata non ha esitato a far sentire la sua voce. Per lei il centrista lo è “l'ultimo fusibile” di Emmanuel Macron, come ha confidato a BFMTV.
Questa domenica, 22 dicembre, colei che recentemente si è trovata allo stremo contro Julien Odoul ha stilato la sua lista di Babbo Natale su Instagram. “Caro Babbo Natale, quest’anno sono stato molto bravo e ho partecipato a tutte le battaglie contro Macron, i fascisti e il loro mondo per realizzare una società più giusta Quindi permettimi di chiederti qualche piccolo regalo!ha osservato nella didascalia di un carosello fotografico. Ha poi attaccato ancora una volta il capo dello Stato. Vuole che Emmanuel Macron si dimetta, specificando di sfuggita: “Sì, potremmo anche iniziare con il regalo più grande.” Manon Aubry ha poi spiegato le ragioni di tale richiesta: “Non ha ancora capito di aver perso le elezioni tre volte e continua a nominare primi ministri dal suo campo”. E per concludere sull'argomento: “Ma sono sicuro che tu sei un grande democratico, Babbo Natale, quindi se potessi portarci un po' di elezioni presidenziali anticipate per sbarazzarti di lui, sarebbe perfetto.”
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Manon Aubry elenca le sue difficoltà
Se in questa lunga lista dei desideri, Manon Aubry ha infilato qualche richiesta più semplice come un paio di occhialini da nuoto, ne ha approfittato per criticare ancora una volta Emmanuel Macron, poiché oltre alla pallanuoto, di cui è una appassionata praticante, ha spiegato che potrebbero “proteggere durante le manifestazioni contro Macron e le sue riforme”. Un deputato europeo, che non ha legami familiari con Martine Aubry, ha espresso il desiderio che tutti i paesi europei vietino la terapia di conversione e che la nozione di consenso venga aggiunta alla definizione di stupro. E la giovane 35enne conclude: “Nel 2025 ci rimbocchiamo le maniche e torniamo a combattere per essere ancora più forti di Babbo Natale”.
Articolo scritto con la collaborazione di 6Medias
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