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Libia, il portavoce del ministero del Petrolio nega le dimissioni del presidente Noc

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© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Nelle ultime ore negli ambienti libici legati al settore petrolifero sono circolate voci sulle possibili dimissioni di Farhat BengdaraPresidente del consiglio di amministrazione della National Oil Corporation (NOC). Sui social libici in particolare circolano voci secondo le quali Bengdara avrebbe presentato una lettera di dimissioni al Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale (Gun), Abdulhamid Dabaibaanche se al momento non vi è alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità competenti. Bengdara, figura chiave del settore energetico libico, è stato nominato presidente della NOC nel luglio 2022 grazie a un accordo tra i rappresentanti di Dabaiba e il generale Khalifa Haftarcomandante dell’Esercito nazionale libico (LNA) con sede nell’est del Paese, con l’obiettivo di riprendere la produzione petrolifera, interrotta per le richieste di sostituire l’ex presidente dell’ente petrolifero libico, Mustafà Sanalla. “Agence Nova” ha contattato il portavoce del Ministero del petrolio e del gas, Ahmed Joumaail quale ha affermato di non essere a conoscenza di alcuna lettera di dimissioni presentata da Bengdara.

Altre fonti vicine alla vicenda hanno riferito che le dimissioni sarebbero state in realtà presentate adducendo motivi di salute di cui il manager soffriva da tempo. Altre fonti indicano, tuttavia, che Bengdara incontra difficoltà nel mediare tra le richieste del generale Haftar e le direttive del primo ministro Dabaiba, il che renderebbe sempre più insostenibile il suo mantenimento in questa posizione, mentre il sostegno regionale di cui ha beneficiato sembra essersi indebolito. Come possibile sostituto temporaneo, il nome di Mohammed Bin Shatwan, attuale presidente della Arabian Gulf Oil Company (Agoco) e figura vicina a Saddam Haftar (uno dei figli più influenti del “maresciallo” Haftar), che spesso sostituisce Bengdara. durante i suoi frequenti viaggi, si reca all’estero per farsi curare. Va chiarito che, anche in questo caso, per il momento si tratta di semplici indiscrezioni secondo le quali “Agenzia Nova” si sarebbe limitata a registrare senza trovare conferma ufficiale.

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